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Venerdì, 19 Aprile 2024

Strage di Orlando, la telefonata del killer: "Ho giurato fedeltà ad al-Baghdadi"

C'è la trascrizione integrale delle telefonate tra le autorità e l'autore della strage di Orlando durante il suo assalto al locale in cui sono state uccise 49 persone. Giurò fedeltà a Abu Bakr al-Baghdadi, il capo dell'Isis

Il dipartimento di Giustizia statunitense ha deciso, dopo giorni di conferme e smentite, di pubblicare la trascrizione integrale delle telefonate tra le autorità e Omar Mateen, l'autore della strage di Orlando, durante il suo assalto al locale in cui sono state uccise 49 persone. Mateen, secondo i documenti ora disponibili, giurò fedeltà a Abu Bakr al-Baghdadi, il capo dell'Isis.

Il killer chiamò il 911 (il numero d'emergenza) e disse all'operatore di essere "l'autore della sparatoria", minacciando poi in un'altra telefonata di far esplodere delle bombe fuori dal locale. Come già emerso precedentemente, durante le telefonate con la polizia Mateen citò gli attentatori alla maratona di Boston e gli attacchi in Francia.

L'Fbi ha reso noto che Mateen parlò per circa 50 secondi con un operatore del 911, circa trenta minuti dopo aver aperto il fuoco nel locale, dove è rimasto asserragliato per tre ore. Poi, Mateen parlò tre volte con i negoziatori della polizia di Orlando, in telefonate di nove, sedici e tre minuti: durante queste comunicazioni, si definì "soldato islamico", affermando poi che l'America "deve smettere di bombardare Siria e Iraq", motivo per cui lui era lì in quel momento. 

"Ci sono dei veicoli lì fuori con alcune bombe, tanto per farvelo sapere. Le farò esplodere - disse - se cercherete di fare qualcosa di stupido"; nessun esplosivo è stato poi trovato dalle autorità. Mateen disse di avere un giubbotto antiproiettile e assicurò che "nei prossimi giorni vedrete altre azioni di questo tipo". Dopo uno stallo di tre ore, le forze speciali fecero irruzione nel locale, uccidendo Mateen.

Orlando, strage in un locale gay

Lo speaker della Camera, il repubblicano Paul Ryan, aveva criticato la decisione di redigere parte delle trascrizioni e di censurare alcune parti, dando forza alle consuete critiche di Donald Trump, candidato repubblicano alle presidenziali, contro il presidente Barack Obama, accusato di non parlare mai di "terrorismo islamico" per descrivere gli attacchi.

Fonte: Al Jazeera →
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