Figlio muore per droga, padre "si vendica" in un modo incredibile (e coraggioso)
Rob Bridge, un padre australiano, per "vendicare" la morte del figlio 16enne Preston, ucciso dalla droga, si è infiltrato tra gli spacciatori, andando fino in Cina per trattare coi "signori della droga"
Ora grazie a Rob la polizia ha molto materiale in mano, e non avrà troppe difficoltà ad arrestare i criminali. Rob Bridge, un padre australiano, per "vendicare" la morte del figlio 16enne Preston, ucciso dalla droga, si è infiltrato tra gli spacciatori.
Il suo lavoro da infiltrato ha avuto successo, al punto che Rob è andato fino a Hefei in Cina. Con il supporto del canale tv Channel Nine. Ai signori della droga ha fatto credere di poter importare in Australia carichi di droga fino a 200 kg a settimana.
Le telecamere nascoste che Rob aveva addosso hanno filmato ogni istante dei suoi incontri con i boss della droga, e ora tutto il materiale video è stato dato agli inquirenti.
Preston era morto a 16 anni nel 2013 dopo aver assunto LSD. Rob ha deciso di agire, di darsi da fare, per evitare che altri ragazzi muoiano come il figlio.