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Venerdì, 29 Marzo 2024

Loris, la confessione del papà: "Veronica avrebbe voluto andarsene con lui"

Il padre di Veronica Panarello si schiera con la figlia: "Non può averlo fatto". Il tunnel senza uscita della donna: "Prima dell'arresto non mangiava, non beveva"

ROMA - E' rimasto in silenzio per molto. Ha riflettuto, provato a metabolizzare: poi ha scelto da che parte stare. E da quel momento non ha avuto più dubbi. Ha difeso, e continua a difendere, la "mia principessa", sempre più sola. Non ha nessun dubbio Francesco Panarello - il padre di Veronica, la donna accusata di aver ucciso suo figlio Andrea Loris Stival a Santa Croce Camerina. 

"Non voglio abbandonare Veronica. Mai. Per nessun motivo - conferma l'uomo in un'intervista a Quarto Grado, in onda mercoledì sera su Retequattro - Finché tutto non sarà finito. Credo nell'innocenza di mia figlia. Non può averlo fatto. È ancora una bambina. Anche in carcere rimane la mia principessa, perché non ha fatto niente". 

Non riesce a pensare che sua figlia possa aver compiuto quell'orrore, Francesco. E racconta che mamma speciale fosse sua figlia: "Veronica è sempre stata una ragazza vivace, tranquilla, amante della famiglia e dei suoi piccoli. Con Loris era un amore di mamma. Non c'è mai stato nessun problema: stavamo sempre insieme cucinavano insieme. Lui diceva: 'Mamma facciamo questo mamma facciamo quello'".

E quando Loris è scomparso, quel ventinove novembre, racconta l'uomo, per Veronica è stato un colpo al cuore. "Mia figlia mi aveva avvisato che il piccolo era sparito e mi aveva detto: 'Mi hanno rubato Loris'. L'ho vista appena sono arrivato a Santa Croce. Era disperata e le ho detto: 'Fatti coraggio, lo troviamo'. Alla sera - ricostruisce l'uomo - eravamo dai carabinieri, in caserma, e ci hanno avvisato che l'avevano trovato. È crollata lì povera, povera mamma. Ha fatto un urlo straziante, disumano". 

Dal ritrovamento all'arresto per Veronica è stato un tunnel senza uscita. "Nei giorni prima dell'arresto - racconta suo padre - era sempre straziata dal dolore: non mangiava, non beveva, era diventata una larva umana. Voleva andarsene con Loris. Quando andrò a trovarla in carcere le porterò quello che mi ha chiesto: prosciutto e provola. Vuole tenersi su per difendersi e combattere fino alla fine, perché - conclude - è innocente".

Andrea Loris Stival ucciso a Santa Croce Camerina | Foto Infophoto

Fonte: Quarto Grado →
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