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Giovedì, 25 Aprile 2024

Milano, quelle palme in piazza Duomo che "fanno schifo a tutti"

Le palme originarie dell'Asia messe a dimora sono le uniche che resistono al freddo, fino a -8 gradi. Eppure non vanno già a nessuno. I giardinetti avevano avuto un restyling solo 3 anni fa, ma presto erano finiti nel dimenticatoio; il dibattito si è infiammato subito come racconta Alessandro Rovellini di MilanoToday

Palme in piazza Duomo? Sacrilegio per molti. "Idea bellissima e originale" per (pochi) altri. Il dibattito milanese in questi giorni è stato sovrastato dalle aiuole davanti alla Madonnina, pensate e sponsorizzate da Starbucks, disegnate dall'archi-star meneghina del paesaggio Marco Bay. Un'esplosione cangiante di natura esotica, dagli ibiscus ai banani, passando per, appunto, le palme. O almeno così dovrebbe essere alla fine della messa a dimora definitiva. I lavori stanno proseguendo a passo spedito.
 
Ma com'era prima? Facciamo un passo indietro. Piazza Duomo non era solo cemento. L'ultimo restyling del giardinetti è relativamente recente, si parla di inizio luglio 2014: ecco le immagini. Niente di eclatante, sia chiaro: alberi, piante officinali e coltivazioni della campagna vicino a Milano. Ma non ci furono polemiche e si alzò un coro unanime di apprezzamenti. L'installazione doveva restare per tre anni con semenze che si alternavano: cereali come grano duro, avena, segale e orzo, ai quali si sarebbe aggiunto il più moderno grano saraceno.

E poi lavanda vera, menta variegata, ruta, neopeta blu, melissa, monarda rossa, santoreggia montana, timo aureo e erba luigia. Dei cartelli illustravano le peculiarità di questo piccolo orto botanico. Giardini subito finiti nel dimenticatoio e, soprattutto, triturati dalla quotidianità frenetica di piazza Duomo. Nessuno li ricorda.

Palme in piazza Duomo a Milano

Discorso ben diverso con le nuovissime palme cinesi: piante arecaceae che sopportano bene il freddo, fino a -8. Ma per molti, anzi, quasi per tutti, lì non c'entrano nulla. La pagina del Comune, e soprattutto profili del sindaco Giuseppe Sala, sono letteralmente stati presi d'assalto da cittadini imbufaliti della novità. Non è Milano Marittima, si dice, e ci sarebbero voluti altri arbusti legati al territorio e al suo clima. Esattamente come tre anni fa. Il centrodestra coglie la palla al balzo; se alcuni consiglieri si presentano a Palazzo Marino con delle banane gonfiabili, il leader della Lega Nord Matteo Salvini parla di "scimmie e cammelli", attaccandoci, ça va sans dire, il tema dei clandestini: "Così si sentiranno a casa loro". Sulla stessa scorta altri esponenti dell'opposizione, con frasi più o meno simili. 

Fonte: MilanoToday →
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