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Giovedì, 25 Aprile 2024

Papa Francesco riceve 7mila rom in Vaticano: "Stop a razzismo e xenofobia"

A 50 anni dalla storica visita di Paolo VI al campo nomadi di Pomezia, un altro momento importante per volere del Santo Padre

Settemila rom oggi in Vaticano sono stati ricevuti da Papa Francesco. Dal 23 al 26 ottobre hanno visitato Roma, celebrato una Via Crucis al Colosseo e una messa nel Santuario del Divino Amore, e animeranno anche un concerto di musica gitana a Santa Maria in Trastevere.

Sono passati 50 anni dalla storica visita di Paolo VI al campo nomadi di Pomezia. Era il 26 settembre 1965, la prima volta che un pontefice incontrava il popolo degli zingari. In quell'occasione, Paolo VI disse: "Voi nella Chiesa non siete ai margini, ma, sotto certi aspetti, voi siete al centro, voi siete nel cuore. Voi siete nel cuore della Chiesa". Per ricordare lo storico incontro, gitani da tutto il mondo si sono recati a Roma, su invito del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, della diocesi di Roma, di Migrantes e della Comunità di Sant'Egidio.

TRUFFE E IMBROGLI - "Esorto voi per primi, nelle città di oggi in cui si respira tanto individualismo, ad impegnarvi a costruire periferie più umane, legami di fraternità e condivisione; avete questa responsabilità, è anche compito vostro. E potete farlo se siete anzitutto buoni cristiani, evitando tutto ciò che non è degno di questo nome: falsità, truffe, imbrogli, liti". Così il Papa ai rom ricevuti in Vaticano.

FUTURO - "Cari amici, non date ai mezzi di comunicazione e all'opinione pubblica occasioni per parlare male di voi. Voi stessi siete i protagonisti del vostro presente e del vostro futuro. Come tutti i cittadini, potete contribuire al benessere e al progresso della società rispettandone le leggi, adempiendo ai vostri doveri e integrandovi anche attraverso l'emancipazione delle nuove generazioni. Vedo qui in Aula molti giovani e bambini: sono il futuro del vostro popolo ma anche della società in cui vivono".

BAMBINI - "Non vogliamo più assistere a tragedie familiari in cui i bambini muoiono di freddo o tra le fiamme, o diventano oggetti in mano a persone depravate, i giovani e le donne sono coinvolti nel traffico di droga o di esseri umani. E questo perché spesso cadiamo nell'indifferenza e nell'incapacità di accettare costumi e modi di vita diversi dai nostri". Così il Papa ai rom ricevuti in Vaticano in evidente riferimento al rogo in un campo rom della capitale in cui anni fa morirono alcuni bambini rom.

SCUOLA - "L'istruzione è sicuramente la base per un sano sviluppo della persona. E' noto che lo scarso livello di scolarizzazione di molti dei vostri giovani rappresenta oggi il principale ostacolo per l'accesso al mondo del lavoro. I vostri figli hanno il diritto di andare a scuola, non impediteglielo!". Così il Papa ai rom ricevuti in Vaticano. "E' importante che la spinta verso una maggiore istruzione parta dalla famiglia, dai genitori, dai nonni; è compito degli adulti assicurarsi che i ragazzi frequentino la scuola. L'accesso all'istruzione permette ai vostri giovani di diventare cittadini attivi, di partecipare alla vita politica, sociale ed economica nei rispettivi Paesi".

XENOFOBIA - "Vorrei che anche per il vostro popolo si desse inizio a una nuova storia. Che si volti pagina! E' arrivato il tempo di sradicare pregiudizi secolari, preconcetti e reciproche diffidenze che spesso sono alla base della discriminazione, del razzismo e della xenofobia". Così il Papa tra gli applausi ai rom ricevuti in Vaticano. "Nessuno si deve sentire isolato e nessuno è autorizzato a calpestare la dignità e i diritti degli altri. È lo spirito della misericordia che ci chiama a batterci perché siano garantiti tutti questi valori. Permettiamo quindi che il Vangelo della misericordia scuota le nostre coscienze e apriamo i nostri cuori e le nostre mani ai più bisognosi e ai più emarginati, partendo da chi ci sta più vicino".

Fonte: Avvenire →
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