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Venerdì, 29 Marzo 2024

"Papa Wojtyla non è un santo: ha coperto lo scandalo dei preti pedofili"

Durissimo editoriale del New York Times contro la canonizzazione di Giovanni Paolo II. L'accusa: ha coperto lo scandalo dei preti pedofili. La replica di Navarro-Valls: "Agì e visse con dolore queste notizie"

"Giovanni Paolo II non è un santo". Il titolo non poteva essere più diretto. Il New York Times spiega perché è contrario alla canonizzazione di Karol Wojtyla. E lo fa in un editoriale durissimo, firmato da Maureen Dowd, columnist del quotidiano dal 1995, vincitrice di un Premio Pulitzer nel 1999 per i suoi pezzi sullo scandalo Clinton-Lewinsky.

Secondo il quotidiano della Grande Mela, la doppia canonizzazione è un atto di bilanciamento politico, perché "Giovanni XXIII aprì la Chiesa al mondo e Giovanni Paolo II iniziò a rinchiuderla, mettendo delle barriere, rendendola una comunità più ristretta". Papa Giovanni Paolo II - si legge nell'articolo - non fece nulla per fermare la piaga dei sacerdoti pedofili, che scosse anche molte diocesi statunitensi. 

La Chiesa sta dando il premio più alto alla persona che avrebbe potuto fermare questa macchia e non fece nulla. E' orribile e ferisce il fatto che per la Chiesa quelle migliaia di vittime tradite e danneggiate siano date per scontate come un asterisco che lentamente scompare. Può essere considerato una figura rivoluzionaria nella storia, ma un uomo che fece finta di non vedere la crisi morale non può essere descritto come un santo. Quando la Chiesa lo eleva, è come se facesse l’occhiolino all’inferno che causò a numerosissimi bambini e ragazzi

Per l'editorialista del New York Times "uno egli atti più vergognosi è stato quello di dare rifugio al Cardinale Bernard Francis Law, che rassegnò le sue dimissioni da arcivescovo di Boston nel 2002 dopo essere rimasto coinvolto nello scandalo. Un'altra terribile scelta fu la sua ostinata difesa del fondatore dei Legionari di Cristo, il sacerdote messicano Marcial Maciel Degollado, un pedofilo, donnaiolo, malversatore e drogato".

Infine, l'accusa di ipocrisia:

Stupisce che Giovanni Paolo II abbia detto ad altre società, comunismo e capitalismo, di pentirsi dei loro misfatti. La tragedia è che lui non ha mai corretto i mali della sua società, quella che lui governava in modo assoluto (...) La sua, può essere considerata una figura rivoluzionaria nella storia della Chiesa, ma un uomo che ha guardato dall'altra parte mentre era in corso una vera e propria crisi morale non può essere santificato

Joaquin Navarro-Valls, portavoce vaticano con Wojtyla, ha risposto al New York Times: “Wojtyla visse con dolore le notizie di abusi. Per il caso Maciel, per esempio, la procedura penale canonica è cominciata nel pontificato di Giovanni Paolo II ed è finita nel primo anno del pontificato di Benedetto XVI. Papa Giovanni Paolo II si faceva carico delle notizie di abusi da parte dei sacerdoti, le viveva con grande dolore e partecipazione. Fu lui che dieci anni fa volle riunire in Vaticano tutti i cardinali degli Stati Uniti per affrontare nel modo più autorevole questo tema”.

Fonte: New York Times →
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