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Sabato, 20 Aprile 2024

Fumo, lo studio shock: "Le sigarette potrebbero uccidere 200 milioni di cinesi"

La Cina è il più grande produttore e consumatore mondiale di tabacco, le sigarette costano pochissimo e il 50 per cento di uomini adulti fuma. Le previsioni di uno studio del'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e del Programma di sviluppo delle Nazioni unite (Undp) sono allarmanti

Il fumo in Cina è il più serio problema di salute pubblica: ci sono più o meno 300 milioni di fumatori, pari alla somma di tutti gli abitanti di Italia, Francia, Spagna, Regno Unito e Germania messi insieme.

Inoltre la Cina è il più grande produttore e consumatore mondiale di tabacco, e le sigarette costano pochissimo, dai 30 ai 60 centesimi a pacchetto. Dal 1980 a oggi i casi di cancro ai polmoni sono aumentati del 465 per cento.

Le patologie connesse al fumo potrebbero costare 200 milioni di vite alla Cina in questo secolo e spingere decine di milioni di persone in povertà. Lo prevede uno studio del'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e del Programma di sviluppo delle Nazioni unite (Undp) diffuso oggi.

L'industria del tabacco garantisce al governo di Pechino profitti importanti. Nel 2015 Pechino ha registrato 1.100 miliardi di yuan (160 miliardi di dollari) di profitti, con un incremento del 20 per cento su base annua.

Tuttavia lo studio Oms-Undp segnala che, alla fine, i danni che il fumo provocherà, se non si faranno politiche per diminuire il numero dei fumatori, porteranno a un saldo negativo per Pechino.

Il rapporto - intitolato "Il conto che la Cina non può pagare" - scrive sostiene che "se non verrà fatto nulla e non s'introdurranno politiche più progressive, le conseguenze potrebbero essere devastanti non solo per la salute delle persone nel paese, ma anche per l'economia cinese nel suo complesso".

Il calcolo include sia i costi associati alla cura delle malattie da fumo, sia il calo la perdita di produttività sul lavoro. Costi "insostenibili", secondo Bernhard Schwartlander, rappresentante Oms per la Cina. Il 28 per cento di tutti gli adulti fuma in Cina e, tra i maschi, la percentuale sale al 50 per cento.

Il mercato delle sigarette nella Repubblica popolare è quasi monopolizzato dalla China National Tobacco Corp., una compagnia statale.

Fonte: Inquirer →
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