Rom, quanti falsi miti da sfatare: "In Italia disinformazione e odio"
In Italia rispetto agli altri paesi europei i rom sono pochi, circa 180 mila, che rappresentano lo 0,25% della popolazione presente sul territorio nazionale. Il 50% di essi ha la cittadinanza italiana e 4 rom e sinti su 5 vivono in regolari abitazioni, studiano, lavorano
In giorni come questi, in cui i rom finiscono al centro del dibattito pubblico, con parole d'odio che quasi mai in Italia avevano raggiunto tale portata, è opportuno smascherare alcuni falsi miti. In occasione della Giornata Internazionale dei rom e dei sinti, ieri l’Associazione 21 luglio ha presentato il “Rapporto Annuale 2014”, il primo rapporto nazionale sulla condizione dei rom e dei sinti in Italia che indaga sull’anno passato per individuare la trama che ha intessuto le politiche attuate nel nostro Paese nei confronti di tali comunità.
In Italia rispetto agli altri paesi europei i rom sono pochi. Oggi, in Italia, vivono circa 180 mila rom e sinti, che rappresentano lo 0,25% della popolazione presente sul territorio nazionale. Il 50% di essi ha la cittadinanza italiana e 4 rom e sinti su 5 vivono in regolari abitazioni, studiano, lavorano e conducono una esistenza come quella di ogni altro cittadino, italiano o straniero, residente nel nostro Paese. Tuttavia la loro quotidianità, tuttavia, resta quasi sempre sconosciuta agli occhi della pubblica opinione, mentre più visibili, nelle cronache dei giornali e dei commenti degli esponenti politici, sono le circa 40.000 persone che vivono nei cosiddetti “campi” – 1 rom su 5 sul totale dei presenti in Italia.
"Ben altra è la situazione in Spagna, dove sono 725 mila o in Francia dove sono 400 mila. Tutti dati che ci aiutano a capire quale sia la realtà che troppo spesso viene alterata dalla demagogia" commenta su Facebook Laura Boldrini. Non solo l'Italia non è "invasa" dai rom, ma, tra i paesi europei, è quello che ne ha le percentuali più basse: appena lo 0,25% sul totale dei residenti.
A subire le conseguenze della mancata integrazione sono soprattutto i più piccoli. Un “figlio del campo” avrà possibilità prossime allo zero di accedere a un percorso universitario, mentre le possibilità di frequentare le scuole superiori non supereranno l’1%. In 1 caso su 5 non inizierà mai il percorso scolastico. "Dopo l'annuncio del Giubileo, nel periodo compreso tra il 13 e il 30 marzo - spiega Carlo Stasolla, presidente dell'Associazione 21 luglio - si è passati da una media 2 sgomberi al mese a 6 a settimana".
"I rom sono la feccia della società" dice in diretta Tv l'europarlamentare della Lega Nord, Gianluca Buonanno. Un'affermazione dell'arguto deputato che ha scatenato l'applauso del pubblico di Piazza Pulita, immediatamente stigmatizzato dal conduttore Corrado Formigli. Nel 2014 altri 442 discorsi d'odio - calco dell'inglese hate speech - hanno afflitto il dibattito pubblico italiano, "di cui 204 ritenuti di particolare gravità". L'87% dei questi discorsi sono stati pronunciati da uomini politici. Ne risulta un bombardamento quotidiano da parte di alcune forze politiche contro i Rom, i Sinti e i Camminanti.