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Giovedì, 28 Marzo 2024

Compra 255 gratta e vinci ma perde sempre: fa ricorso e viene rimborsato con 3mila euro

Secondo il giudice, sui tagliandi acquistati non erano indicate le probabilità di vincita nè l'avvertenza sul rischio di dipendenza dal gioco. La vicenda raccontata su Il Mattino

Aveva acquistato ogni giorno, per quasi un anno, 255 tagliandi delle lotterie istantanee ma ogni volta quei biglietti non avevano portato mai a nessuna vincita. Dopo aver speso all'incirca 3mila euro, un 29enne salernitano ha portato in tribunale le Lotterie nazionali e i Monopoli di Stato e il giudice ha deciso che dovrà essere risarcito.

La vicenda, raccontata su Il Mattino, è destinata a fare scalpore. Il giudice di pace di Vallo della Lucania, con una sentenza immediatamente esecutiva, ha accolto il ricordo del giovane, condannando le Lottiere.

"I biglietti, acquistati presso ricevitorie autorizzate, non recavano l’indicazione della probabilità di vincita e l’avvertenza sul rischio di dipendenza dalla pratica dei giochi con vincite in danaro", ha detto il giudice e per questo motivo i contratti di acquisto con le Lotterie possono essere ritenuti nulli. I Monopoli di Stato invece non hanno "rivestito la qualità di contraente nel rapporto intrattenuto dall'attore che, in qualità di acquirenti dei tagliandi, ha concluso un contratto solo ed eslcusivamente con il soggetto gestore e, quindi, con le Lotterie nazionali".  

Il giudice ha fatto riferimento all’articolo 7 del decreto Balduzzi che stabilisce che sui tagliandi di gioco debbano comparire "formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in danaro" insieme alle "relative probabilità di vincita" e che "qualora l’entità dei dati da riportare sia tale da non poter essere contenuta nelle dimensioni dei tagliandi, questi ultimi devono recare l’indicazione della possibilità di consultazione di note informative sulle probabilità di vincita pubblicate sui siti istituzionali dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di stato". Si tratta di una disposizione a tutela della salute pubblica, introdotta per contrastare il fenomeno delle ludopatie. Proprio la sua violazione ha reso nullo il contratto d'acquisto. 

Il giovane sarà risarcito e otterrà il corrispettivo speso per l’acquisto dei tagliandi,

Fonte: Il Mattino →
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