rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024

Picchiato con spranghe e costretto a mangiare il suo vomito: così Gabriel è stato ucciso dalla madre

La follia omicida di una mamma e del suo compagno

Avevano deciso che il piccolo Gabriel non doveva più vivere come tutti gli altri bambini. Una follia, durata mesi, culminata nella morte di questo ragazzino americano di 8 anni, nata e portata a termine dalla madre e dal suo compagno.

Picchiato, torturato. Gabriel, raccontano le pagine dell'accusa, veniva costretto a mangiare il proprio vomito e le feci del gatto, colpito con spranghe di metallo e mazze da baseball, ricoperto di spray al pepe e altre inenarrabili sevizie.

Gli abusi avevano portato a diverse segnalazioni da parte della scuola ai servizi sociali, ma ogni volta la madre e il compagno riuscivano a "farla franca", anche grazie a quanto, terrorizzati, dichiaravano i fratelli di Gabriel agli assistenti, giurando che tutto "andava bene". "Avevo paura che lo stesso trattamento fosse riservato a me. Non volevo essere il prossimo", ha detto uno dei ragazzini.

Il 22 maggio dell'anno scorso la vita di questo bambino si è definitivamente spezzata, quando si rifiutò di sistemare i suoi giocattoli scatenando la reazione incontrollata della coppia: "Abbiamo sentito le urla. Poi un tonfo. Infine il silenzio", ha raccontato uno dei fratelli.

Ora la madre e il compagno sono in carcere, mentre si sta tenendo il processo: i due si sono dichiarati non colpevoli.

Fonte: Daily Mail →
Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Picchiato con spranghe e costretto a mangiare il suo vomito: così Gabriel è stato ucciso dalla madre

Today è in caricamento