La Camera dice sì al "prelievo forzoso": presto si potranno colpire i conti correnti
La Camera ha recepito la direttiva Ue, che legittima il bail in. In caso di crisi bancarie, a pagare sarà chi sul conto ha una somma ingente di denaro
Approvata alla Camera in via definitiva la legge di delegazione europea 2014 che recepisce 58 direttive europee, adegua la normativa nazionale a 6 regolamenti Ue e attua 10 decisioni quadro. I sì sono stati 270, 113 i no, 22 gli astenuti. Tutte direttive che ci riguardano da vicino, o meglio riguardano da vicino i nostri soldi: in Italia adesso è legittima la procedura di "bail in", un piano ben preciso che prevede che, in caso di crisi, siano i creditori e i correntisti a pagare per gli errori commessi dalle banche che, se non corretti, potrebbero tradursi in vere e proprie bombe sistemiche. Insomma con effetto a partire dal 2016, in caso di crisi di liquidità di banche, i problemi - come dice la parola bail in, in contrapposizione a quella di bailout (aiuti che vengono dall'esterno) - saranno risolti accedendo, in caso di necessità, anche ai depositi superiori ai 100mila euro.