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Venerdì, 19 Aprile 2024

Processo Yara, Bossetti chiede le telecamere: "Tutti devono vedere"

Il legale del muratore di Mapello chiede che il Tribunale, durante il processo, sia aperto alla stampa. No del presidente della Corte: "Non sarà un circo, vietati cellullari e tablet"

BERGAMO - Massimo Bossetti, il muratore di Mapello indagato per aver ucciso Yara Gambirasio, ha chiesto ai suoi legali di avere la massima esposizione televisiva durante il processo. "Voglio le telecamere. Voglio lottare perché questo processo si svolga esclusivamente a porte aperte, così che chiunque possa prendere atto di tutte le dichiarazioni fatte da me e dall’accusa, perché non ho niente da temere o da nascondere. Questo è il mio grandissimo, solo e unico desiderio", ha afferma Bossetti. 

LE TELECAMERE - Così, come riporta Il Secolo XIX, Massimo Giuseppe Bossetti, nonostante il rischio ergastolo, ha fatto sapere, con una lettera pubblicizzata in una trasmissione tivù, che intende dare la massima visibilità mediatica al suo processo

PROCESSO MEDIATICO - Il tutto ovviamente caldeggiato anche dall’avvocato difensore, che chiede come il suo cliente la massima pubblicità al processo che si svolgerà nella corte d’assise di Bergamo. Dove il presidente della Corte, Antonella Bertoja, ha invece già fatto sapere che per non trasformare l’aula di giustizia in un circo, saranno vietate riprese di ogni genere e dunque non sarà permesso l’ingresso a fotografi e cameraman e saranno requisiti cellulari e tablet.

Fonte: Il Secolo XIX →
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