Con la crisi torna in voga il "mestiere più antico del mondo"
Migliaia di donne nel nostro Paese hanno deciso di intraprendere la professione della sex-worker: fuori dai racket, rappresentano una novità. Lavorano part-time e con internet, vedono la prostituzione come "un'opportunità"
C'è chi non ha trovato altro e chi invece voleva riuscire a essere completamente autosufficiente, avere una maggiore libertà economica. Così migliaia di donne hanno deciso di iniziare a fare la "sex-worker", in maniera del tutto autonoma e indipendente.
E' un modo competitivo e complesso, in cui spesso si incontrano colleghe vittime di tratta e sotto continuo ricatto dei racket. Ma indubbiamente queste prostitute 2.0 sono una novità. Per questo il Fisco non è pronto e non ha ancora una legislazione chiara su come gestire il mestiere più antico del mondo.
Sicuramente il fenomeno è in aumento anche a causa della crisi: sono spesso casalinghe, disoccupate, non sempre giovanissime. E da poco molte sono italiane: grazie al web e ai siti di annunci spesso lavorano in casa e non subiscono nessun tipo di pressione da parte dei "papponi". Insomma, vere e proprie lavoratrici autonome.