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Venerdì, 29 Marzo 2024

La Lega contro Raggi: "Ammette che Roma è fuori controllo, si dimetta"

La sindaca in una registrazione audio: "I romani si affacciano e vedono la merda" e poi "se aumento la Tari mettono la città a ferro e fuoco altro che gilet gialli". Gli atti in procura in un esposto dell'ex dg di Ama. Salvini: "Inadeguata"

Prima di tutto una premessa doverosa: "La sindaca di Roma Virginia Raggi non è indagata nell'inchiesta della Procura di Roma su Ama". Lo precisa il Campidoglio dopo gli audio diffusi da l'Espresso che hanno scatenato un vero e proprio terremoto con richieste di dimissioni che arrivano dagli esponenti del Partito Democratico, ma anche direttamente dai massimi dirigenti della Lega. 

Lo stesso vicepremier Matteo Salvini dopo giorni di roboanti picchiettate al Campidoglio dichiara durante la registrazione di Porta a Porta "Virginia Raggi non è più adeguata a fare il sindaco di Roma non per eventuali illegalità. Però se il sindaco della città più importante d'Italia dice 'i romani vedono la merda' e 'la città è fuori controllo' è un giudizio politico il mio, non sei in grado di fare il sindaco". 

In una legge del contrappasso la notizia arriva nel giorno in cui Di Maio aveva chiesto le dimissioni del sottosegretario ai Trasporti leghista Armando Siri per un'inchiesta per corruzione.

Raggi dimissioni, che cosa è successo

L'ex direttore generale e presidente di Ama, la municipalizzata dei rifiuti capitolina, ha accusato il sindaco di Roma di "pressioni indebite finalizzate a determinare la chiusura del bilancio dell'Ama in passivo".

Come spiega Lorenzo Bagnacani ai Pubblici ministeri la vicenda sarebbe legata alla storno dei crediti per i servizi cimiteriali che Ama vanterebbe ma che secondo il Campidoglio sarebbero inesigibili.

Come ricorda Romatoday è la famosa partita dei 18 milioni di euro alla base della dell'addio dell'ex assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari.

Raggi: "Roma è fuori controllo"

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Secondo alcuni audio pubblicati dal settimanale L'Espresso Virginia Raggi avrebbe ammesso che "Roma è fuori controllo". Le registrazioni pubblicate oggi sono allegate all'esposto presentato alla Procura da Bagnacani a fine Marzo.

Nelle registrazioni si odono colloqui tra lui, Raggi e altri dirigenti comunali, oltre a centinaia di conversazioni a due fatte con la sindaca su Telegram e WhatsApp.

Raggi in uno di questi audio intima a Bagnacani di modificare i conti di Ama. "Anche se i miei uomini ti dicono che la luna è piatta".

Le registrazioni svelano una sindaca inedita. Che, pur di far cambiare idea al suo amministratore delegato, arriva a promettergli un prestito in favore di Ama da ben 205 milioni di euro ("così ti levi dalle palle le banche"). E che, spazientita, dice che Roma "è praticamente fuori controllo", che "i sindacati fanno quel cazzo che vogliono", e la Tari, la tassa sui rifiuti, non può essere aumentata perché "i romani oggi si affacciano e vedono la merda".

"Quando ai romani gli dico sì la città è sporca però vi aumento la Tari, ma io scateno, cioè mettono la città a ferro e fuoco altro che gilet gialli".

In pole position per prendere il posto di Bagnacani, ricorda l'inchiesta de l'Espresso, ora c'è l'avvocato Pieremilo Sammarco, che ha mandato il suo curriculum per diventare presidente di Ama. Raggi ha lavorato nel suo studio prima di diventare sindaca.

Intercettazioni Raggi, la nota del Campidoglio

Il Comune di Roma dopo la pubblicazione degli audio da parte de L'Espresso, spiega in una nota che "il bilancio di Ama proposto dall'ex ad Lorenzo Bagnacani non poteva essere approvato dal socio Roma Capitale e, quindi, dalla Giunta. Il ragioniere generale, il direttore generale, il segretario generale, l'assessore al Bilancio e tutti i dipartimenti competenti hanno certificato l'assoluta mancanza di possibilità di riconoscere il credito inserito nel progetto di bilancio caldeggiato dall'ex Ad. Non c'è stata quindi alcuna pressione ma la semplice applicazione delle norme".

"Inoltre- si legge ancora- si sottolinea che più volte nel corso dello scorso anno Roma Capitale ha sollecitato la revisione del progetto di bilancio e delle voci segnalate dagli organi preposti e dal collegio dei revisori dei conti della stessa Ama. L'approvazione di quel bilancio non avrebbe rispettato la legge e avrebbe condotto al pagamento di premi per lo stesso ad, i dirigenti e i dipendenti".

Fonte: RomaToday →
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