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Giovedì, 25 Aprile 2024

Telefonate tra Matteo Renzi e il generale della Finanza: aperta un'inchiesta

La procura ha aperto una inchiesta per il reato di omissione di atti d'ufficio per verificare se il generale della Guardia di finanza Michele Adinolfi abbia bloccato in passato alcune indagini a carico di Matteo Renzi quando era comandante interregionale di Emilia e Toscana tra il 2011 e il 2014. All'epoca Renzi era sindaco di Firenze

Nuovi grattacapi per Matteo Renzi. La notizia è oggi in apertura su alcuni quotidiani come il Fatto Quotidiano. La procura di Firenze ha aperto una inchiesta per il reato di omissione di atti d'ufficio a seguito di un esposto per verificare se il generale della Guardia di finanza Michele Adinolfi abbia bloccato in passato alcune indagini a carico di Matteo Renzi quando era comandante interregionale di Emilia e Toscana tra il 2011 e il 2014. All'epoca Renzi era sindaco di Firenze.

A presentare l'esposto era stato Alessandro Maiorano, dipendente del Comune di Firenze (il suo legale è l'avvocato Carlo Taormina) che dal 2011 ha presentato numerose denunce contro Renzi tanto da essere querelato per diffamazione dal premier,  dopo la pubblicazione delle intercettazioni di alcune telefonate tra Adinolfi e Renzi, che rivelarono, come riporta oggi il Fatto quotidiano, un legame stretto tra i due.

In una registrazione ormai celebre che risale all'11 gennaio 2014, l'attuale premier confidava al generale delle Fiamme Gialle il proposito, se così si può dire, di far dimettere Enrico Letta, all'epoca ancora presidente del Consiglio, perché "è incapace" e andrebbe "governato da fuori". Chiacchiere tra amici. E lo stesso Adinolfi, del resto, dopo aver ricordato a Renzi che può cambiare le cravatte che gli ha regalato, lo apostrofa con "stronzo". 

Gli stessi pm che hanno svolto le intercettazioni nell'ambito dell' inchiesta sulla Cpl Concordia, parlano di una "sistematica e piuttosto inquietante ingerenza in scelte e vicende istituzionali ai più alti livelli" da parte di Adinolfi che "si era costruito un canale preferenziale con Renzi, Luca Lotti e soprattutto Marco Carrai".

I rapporti tra Renzi e Adinolfi, si legge ancora nella denuncia riportata dal Noe, "sarebbero stati così stretti da farlo essere al corrente delle operazioni in corso, compresa la scelta dei ministri per la formazione del governo".

Fonte: Il Fatto Quotidiano →
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