Otto ore in balia dei suoi aguzzini: calci, sputi, umiliazioni di ogni tipo. E dire che quei tre li aveva sempre considerati amici, o almeno persone di cui potersi fidare. Un vero e proprio incubo quello capitato alla giovane Summer Gregg, 18enne di Doncaster, Regno Unito. 

Tutto inizia il 22 dicembre scorso. La ragazza, all’epoca 17enne, era reduce da una serata passata in compagnia del fidanzato. Alle due di notte, vista l’ora, ha suonato a casa del suo amico Jay Blades chiedendo ospitalità per paura di svegliare i genitori. 

Con lui, a casa, altri due conoscenti della vittima: James Canning, 20 anni, e la 21enne Amy Gaines. La giovane si accorge subito che c’è qualcosa di strano: i tre iniziano a scambiarsi messaggi sugli smartphone con fare complice. Cominciano le prese in giro. Summer decide di andarsene ma l’altra ragazza, Amy, la blocca sulla porta.

E' l'inizio di un vero e proprio film horror: due di loro la massacrano di botte e la umiliano in vari modi (ad esempio urinandole addosso), mentre James Canning impartisce gli ordini e riprende tutto con una videocamera. Il motivo? Come emergerà dalle indagini Canning considerava quella tortura un "regalo per il suo compleanno".

Il calvario della ragazza dura otto ore. Summer pensa più volte di gettarsi dalla finestra per salvarsi: "Avevo paura che mi uccidessero”, racconterà in aula. L’incubo finisce solo alle 10.30 del mattino. I tre la accompagnano in ospedale, purché stia zitta e racconti di essere stata aggredita in strada.

E’ un infermiere dell’ospedale a scoprire tutto sentendoli confabulare. Nei giorni scorsi per il trio è arrivata la sentenza della corte: cinque anni per i due 'picchiatori', James Canning e Amy Gaines, quattro anni e mezzo a Jay Blades. 

I tre arrestati (Foto DailyMail)