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Giovedì, 28 Marzo 2024

Profughi, la Lega Nord li "espelle" anche dai campi di calcio

Il primo cittadino di Mortara ha costretto la società di calcio ad annullare l'accordo con una cooperativa che assiste migranti. Il motivo puramente "burocratico". Tra loro c'erano due professionisti libici

MORTARA (PAVIA) - Laddove non arrivano i divieti, può la burocrazia. E proprio la fredda burocrazia è stata l'arma usata dal sindaco leghista di Mortara che ha sfruttato una cavillo per vietare alla squadra di calcio del paese di schierare in campo dei richiedenti asilo.

La società locale, che milita in seconda categoria, ha infatti annunciato la revoca dell'accordo preso con la cooperativa Faber, che ospita 131 profughi. Il loro obiettivo era far giocare a calcio una quarantina di ragazzi. Ma il sindaco ha stoppato tutto.

Come racconta Repubblica, i ragazzi hanno fatto un solo allenamento, poi il divieto del Comune e l'inevitabile stop. Il motivo: tra i calciatori c'erano due professionisti, che giocavano in Libia. Il che è vietato dai regolamenti dei campionati minori. Ma a far valere il divieto non è stata la Lega dilettanti, bensì direttamente il Comune.

Poteva essere un'occasione di integrazione - ha spiegato il presidente della cooperativa, Fabio Garavaglia - ma anche la possibilità di scoprire qualche talento tra questi ragazzi. 

Se non fosse tornata sui suoi passi, la società avrebbe rischiato la revoca della convenzione per la gestione dei campi, per la quale percepisce un contributo dal Comune di 40 mila euro all'anno. 

Fonte: Repubblica →
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