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Giovedì, 28 Marzo 2024

Rimasta senza lavoro per il Covid inizia a coltivare l'orto: "Mi ha salvato da stress e tristezza"

Nel periodo più duro del lockdown Carmen ha "messo a frutto" il suo giardino di casa, nel quartiere Baggio, a Milano. "Mangio quello che produco, ma non ne farò un lavoro. Quando vedi spuntare il primo pomodoro ti dimentichi della frenesia della città"

Un orto in città per scacciare lo stress e l’amarezza. È la storia di Carmen Russo, milanese d’adozione, che dopo essersi ritrovata senza lavoro ha deciso di armarsi di zappa e "mettere a frutto" il giardino di casa, nel quartiere Baggio, a Milano. Non solo. Dopo aver scoperto di avere il pollice verde (il suo giardino pullula di piante floridissime), ha creato il gruppo Facebook 'Il mio e il tuo orto' che in poco tempo ha raccolto quasi mille iscritti, molto attivi nello scambio di consigli su temi green.

Un orto a Milano, com’è possibile? "Io l'ho fatto per la prima volta nel mio giardino di 30 metri quadri che però ora sta 'esplodendo' da quante cose ci sono" spiega Carmen a MilanoToday. "Ma basta anche solo un piccolo balcone. Esistono ad esempio orti in verticale - come il Bosco ma con le verdure - sviluppati grazie a tubi di plastica nei quali crescono le piante".

"Cosa coltivo? Un po' di tutto" risponde Carmen. "Come dicevo l'orto è molto 'concentrato', ci sono pomodori, ma anche cose particolari come zucchine gialle rare e pregiate, fagiolini nani o basilico nero".

L'idea dell'orto è arrivata "nel momento più difficile dell'emergenza coronavirus - spiega -, durante il lockdown. Mi sono trovata in disoccupazione e dedicarmi alla coltura mi ha distratto parecchio, salvandomi da quel periodo così triste. Coltivare il mio orto per me è stato un antidoto allo stress e devo dire che ho sentito tante altre persone a cui ha fatto lo stesso effetto".

In poco tempo l’orto di Carmen è diventato anche virtuale. "Ho creato un gruppo per noi appassionati. All'interno ci sono contadini e persone che hanno il mio stesso interesse. Tutto è nato per gioco, senza uno specifico obiettivo se non quello di creare uno spazio di distrazione e relax per tutti, oltre a rendere disponibili consigli su rimedi naturali o ricette con prodotti dell'orto. Gli iscritti, da tutt'Italia e anche qualcuno dall'estero, sono diventati sempre di più e sono molto attivi".

"Il contatto con la terra e la natura riesce a liberare e svuotare la mente" dice ancora Carmen. "Messe sul balcone le piantine giuste si riescono a vivere emozioni incredibili". Anche e (forse) soprattutto a chi vive in città. "Ad esempio i pomodori danno molta soddisfazione e non hanno bisogno di spazio, possono crescere anche in un vaso in balcone. Quando vedi spuntare il primo pomodoro, poi, ti dimentichi di vivere immerso nella frenesia cittadina".

Quello dell'orto diventerà per lei un vero e proprio lavoro? "No, per me è solo una distrazione. Mi piace consumare ciò che produco e anche regalarlo agli amici. Sicuramente amo troppo l'attività dell'orto e non la abbandonerò, ma a settembre spero di trovare un nuovo impiego. Per 11 anni ho lavorato in un café di corso Magenta e prima del lockdown in un altro locale in zona Navigli. Però sono molto felice di questa esperienza: ho creato il gruppo per regalare un momento di leggerezza nel momento più duro dell'emergenza e le persone hanno risposto bene".

Il segreto per avere un orto perfetto? "Le mie piante crescono rigogliose, le curo, ma me le accarezzo e ci parlo anche! Tanti come me hanno provato a coltivare qualcosa per la prima volta durante il lockdown e nel gruppo ci sono proposte per tutti, non solo idee per chi ha un vero e proprio giardino ma anche progetti per orti da balcone o piante in vaso".

Fonte: MilanoToday →
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