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Venerdì, 29 Marzo 2024

Rischio attentati in Vaticano: allerta per un'intercettazione telefonica

Segnalazione trasmessa dall’intelligence alle forze dell’ordine. Controlli serrati in piazza San Pietro. Ne parla Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera

ROMA - La tensione è alta in Italia - e soprattutto in Vaticano - per la minaccia terroristica dell'Isis, dopo la decisione (condivisa dal nostro Paese) di armare i curdi per combattere i jihadisti. I dispositivi di sicurezza nella zona di piazza San Pietro a Roma sono stati "elevati al massimo" in seguito all'allerta sulle minacce di attentati terroristici di matrice islamica.

Si tratta di un rafforzamento del piano di sicurezza gestito dalla Questura della capitale, con più uomini e mezzi per garantire una sorveglianza e un'attenzione maggiore su San Pietro. Il dispositivo, scattato nei giorni scorsi, è già stato applicato nell'udienza di Papa Francesco di mercoledì scorso e viene naturalmente modulato a seconda delle uscite pubbliche del Pontefice.

Fiorenza Sarzanini, sul Corriere della Sera, parla di una segnalazione trasmessa dall’intelligence alle forze dell’ordine. L'allerta è massima per una conversazione intercettata tra due arabi che parlavano della possibilità di "fare qualcosa". Si teme un "atto dimostrativo in Vaticano". Anche se il portavoce della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, minimizza:

Per parte vaticana la situazione è normale e non risultano minacce o preoccupazioni particolari. Tutto si svolge nella normalità. La sicurezza italiana ha sempre un certo rafforzamento in occasione di angelus domenicali e udienze generali

Fonte: Corriere della Sera →
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