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Venerdì, 29 Marzo 2024

Noto ristoratore vende l'attività per salvare la moglie ricoverata in una clinica in Austria

La storia di Carlo Bertaccini e sua moglie Paola, ricoverata in una struttura privata in Austria da 15mila euro al mese. "Lassù ci sono altre famiglie italiane nelle stesse condizioni: perché per salvare i nostri cari dobbiamo andare all’estero e ridurci sul lastrico?", dice a La Nazione

Un noto ristoratore di Massa Carrara ha deciso di vendere la propria attività per sostenere le spese per la moglie malata, ricoverata in una clinica in Austria. Carlo Bertaccini, proprietario del ristorante "L'Aquila" ha raccontato la storia sua e di sua moglie Paola al quotidiano La Nazione.

L'8 ottobre 2016 la donna ha avuto un malore mentre era in casa con il marito. "Intervenne subito l’ambulanza medica e Paola fu operata all’Opa. Dopo pochi giorni venne dimessa, forse troppo presto. Venne ricoverata al Noa per cento giorni e poi trasferita al Versilia per tre mesi; successivamente a Cecina per otto mesi di riabilitazione. Era pelle e ossa e le piaghe da decubito la stavano devastando", dice Bertaccini, mostrando le foto della moglie. "Dopo Cecina, è stata ricoverata al Regina Elena di Carrara e trasferita successivamente in Rsa a Pontremoli. Ma le condizioni generali di Paola non miglioravano e le sue piaghe aumentavano, con il suo e il mio dolore".

Da lì la decisione di portarla in Austria, nella clinica del dottor Leopold Saltuari, a gennaio 2019. "In tre mesi le piaghe si sono chiuse e lei si sta riprendendo, i progressi si vedono giorno dopo giorno. Ma curarsi in quella clinica significa pagare 15mila euro al mese. Ho chiesto un mutuo, ho ipotecato la casa e venderò il ristorante per salvare Paola", spiega Bertoccini.

La Usl "dovrebbe rimborsarmi l'80% delle spese sostenute, ma solo quando Paola sarà a casa", dice ancora il ristoratore, che fino ad oggi afferma di aver speso "165mila euro" e dice: "Senza quella clinica, non so che fine avrebbe fatto mia moglie. Lassù ci sono altre famiglie italiane nelle stesse condizioni: perché per salvare i nostri cari dobbiamo andare all’estero e ridurci sul lastrico?".

Venerdì 13 dicembre è stata organizzata una cena di beneficenza per Paola nel ristorante del marito.

Fonte: La Nazione →
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