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Giovedì, 18 Aprile 2024

"Non vogliamo extracomunitari", rivolta contro l'assegnazione di una casa popolare a due donne alla periferia di Roma

La proposta da parte di un gruppo di residenti delle case popolari a Pietralata. Il racconto di RomaToday

Una ventina di residenti delle case popolari di Pietralata, alla periferia di Roma, ha cercato di impedire l’ingresso in un alloggio popolare Ater a due sorelle marocchine, invalide al 100 per cento e legittime assegnatarie di una casa in via del Peperino.

Come raccontano su RomaToday Anna Grazia Concilio e Mauro Cifelli, quando le due donne si sono presentate alla consegna della casa hanno trovato proteste contro il loro arrivo e sono state accolte da insulti: “Non vogliamo extracomunitari e musulmano in casa, tornatevene a casa vostra”.

Le forze delll’ordine sono state allertate da decine di telefonata per quella che sembrava una “lite condominiale in corso alle case popolari di Pietralata”. Una volta arrivati sul posto, gli agenti sono riusciti a riportare la calma, non senza difficoltà, ma quando le due donne sono riuscite ad arrivare davanti al portoncino dell’appartamento assegnato con regolare contratto dall’Ater hanno trovato la serratura manomessa.

Aicha e Zinade sono due sorelle di origine marocchina, entrambe invalide, vivono in Italia dal 1998 e da cinque anni hanno la cittadinanza italiana. Dopo aver vissuto in alcuni quartieri di Roma, tra cui Centocelle e Ponte di Nona (in quest’ultimo grazie al buono casa), hanno avuto l’assegnazione di un alloggio popolare Ater in via del Peperino, 3 al Tiburtino.

Nel pomeriggio di mercoledì il triste episodio: “Le contestazioni sono iniziate già nel pomeriggio, intorno alle 15 e sono terminate non prima delle 20 – ha raccontato una loro amica raggiunta da RomaToday mentre si trovava insieme alle due sorelle a casa – prima sono state bloccate per strada e sono state definite con epiteti scandalosi (mussulmane di mer…, put... ndr) e poi i contestatori sono arrivati fin dentro l’appartamento”.

L’intervento delle forze dell’ordine e l’avvertimento ad Ater hanno ripristinato la calma. La porta di casa, manomessa nei giorni scorsi, è ancora fuori uso. Nella notte tra mercoledì e giovedì Aicha e Zinade non hanno potuto dormire nel loro appartamento ma da stasera lo faranno e con loro ci saranno altre persone. “Hanno paura – ha spiegato ancora l’amica - ma adesso questa è la loro casa e non andranno via”.

Fonte: RomaToday →
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