Fermato dalla polizia perché senza mascherina: muore in cella, scoppia la rivolta
Giovanni Lopez aveva trent'anni: all'inizio di Maggio era stato arrestato in Messico. Ora la sua famiglia chiede giustizia ma a Guadalajara è andata in scena una vera e propria sommossa contro la polizia
Alta tensione in Messico dove la folla è scesa in piazza per chiedere giustizia dopo la morte di un trentenne, Giovanni Lopez, arrestato dalla polizia all'inizio di maggio. La manifestazione ha preso una svolta violenta quando individui con facce incappucciate hanno bruciato due veicoli di pattuglia e danneggiato l'edificio del governo regionale mentre la polizia antisommossa stava cercando di disperderli.
Le rivolte sono scoppiate a Guadalajara: dito puntato contro la polizia municipale accusata di aver causato la morte del giovane a causa delle percosse ricevute dopo essere stato arrestato per non aver indossato la mascherina di protezione dal coronavirus.
La procura locale ha avviato un'indagine. Enrique Alfaro, governatore dello stato di Jalisco, dove si trova Guadalajara, ha promesso che i colpevoli saranno puniti. "Non consentiremo abusi di autorità e tanto meno violazioni dei diritti umani", ha detto su Twitter.
La escalada de violencia continúa en las calles de Guadalajara. Aquí el momento en que se prende fuego a uno de los policías; las detenciones se están dando de manera intensa.
— ZonaDocs (@ZonaDocs) June 5, 2020
Cobertura: @Mariomarlo pic.twitter.com/tFbd0eGWrl
Il regista messicano Guillermo del Toro si è unito all'ondata di indignazione per la morte di questo operaio edile. "Dopo più di un mese, non c'è risposta, nessun arresto", ha protestato il regista di "The Shape of Water", premiato con il Leone d'oro alla Mostra de Venezia nel 2017 e l'Oscar per il miglior film l'anno successivo.
Jornada de protesta en el #CentroGdl.
— Isaack de Loza (@Isaack_de_Loza) June 5, 2020
Fotos de @fatilanoo, quien fue agredido durante la manifestación #JusticiaParaGiovanni pic.twitter.com/uZ0CxBnVmP