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Giovedì, 18 Aprile 2024

Arrestato a Roma il capo della mafia cinese in Italia

Zhang Naizhong, detto anche “l'uomo nero”, viveva nel quartiere Marconi. In manette altre 22 persone, tutte di origine cinese

Viveva a Roma il capo dei capi della mafia cinese in Italia, più precisamente in viale Guglielmo Marconi. Il 57enne Zhang Naizhong, conosciuto da tutto come “l'uomo nero” è stato arrestato assieme ad altre 33 persone al termine della operazione China Truck. L'uomo era al vertice di una vera e propria organizzazione criminale di stampo mafioso con base operativa a Prato (in Toscana) ed operante in varie città d'Italia ed all'estero. Centinaia gli uomni della polizia di Stato che stanotte hanno dato vita alla maxi operazione che ha portato ad emettere 22 ordini di arresto (otto dei quali nella Capitale), oltre 50 gli indagati. 

Il capo dei capi della mafia cinese in Italia 

Come riporta RomaToday, tutti i soggetti fermati sono di origine cinese. Preso, come detto, anche il 'capo dei capi', il 57enne Zhang Naizhong, detto “l'uomo nero”, residente a Roma, in viale Marconi, arrestato questa notte a Prato, nell'area del Macrolotto, dagli uomini della squadra mobile agli ordini di Francesco Nannucci.

Il matrimonio del figlio a Roma

Molto forte anche il legame con la madrepatria ed in particolare con la regione del Fujian, di cui sono originari molti componenti del “braccio armato” dell’organizzazione. Ma se negli affari l’associazione era quasi impermeabile a qualunque tipo di influenza esterna, diverso era invece l’atteggiamento nei momenti conviviali. Gli investigatori hanno infatti documentato, tra le altre cose, il sontuoso banchetto offerto dal capo in occasione del matrimonio del proprio figlio celebrato nel febbraio del 2013: in un albergo di Roma sono stati pagati quasi 80mila euro per il servizio offerto agli invitati.

Operazione China Truck 

Zhang nella serata di ieri aveva girato ben otto aziende, ogni volta cambiando auto per non destare attenzione. I suoi movimenti erano seguiti dagli agenti. Infine, ha cenato in un ristorante, dove è andata in scena una vera e propria processione di connazionali, che entravano ad omaggiarlo e a fargli un inchino. Poi, all'alba, è scattato il blitz, da parte degli uomini dello Sco, il Servizio centrale operativo, delle squadre mobili di Prato, Roma, Firenze, Pisa, Milano e Padova.

Fonte: RomaToday →
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