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Venerdì, 29 Marzo 2024

Papa Francesco rivela: "Ecco quali sono i due oggetti che porto sempre con me"

"Porto sempre due cose con me, un rosario e una cosa che sembra strana, questo - ha proseguito tirando fuori dalla tasca un piccolo libretto rosso con le quattordici stazioni della via dolorosa intarsiate - è la storia della distruzione di Dio, è una piccola via crucis: è Gesù, soffrendo, da quando lo condannarono a morte alla sepoltura. Con queste due cose mi regolo come posso, ma grazie a queste due cose non perdo la speranza"

Nel corso del suo viaggio in Africa,  Papa Francesco rivela ai giovani kenyoti che ha incontrato nello stadio di Nairobi che porta sempre con sé due oggetti: un rosario e un minuscolo libretto della via Crucis.

"Bisogna guardare Gesù: Dio lo salvò per salvarci tutti, Dio permise di essere distrutto sulla croce, e quando non capite, quando vi prende la disperazione, guardate alla croce. Lì c'è la distruzione di Dio, ma anche la sfida alla nostra fede, la speranza. Perché la storia non finì in quella distruzione, ma nella risurrezione che ci ha tutti rinnovati". 

"Porto sempre due cose con me, un rosario e una cosa che sembra strana, questo - ha proseguito tirando fuori dalla tasca un piccolo libretto rosso con le quattordici stazioni della via dolorosa intarsiate - è la storia della distruzione di Dio, è una piccola via crucis: è Gesù, soffrendo, da quando lo condannarono a morte alla sepoltura. Con queste due cose mi regolo come posso, ma grazie a queste due cose non perdo la speranza".

"C'è un solo rimedio per uscire" dall'esperienza dell'abbandono, "dare quello che non ho ricevuto: se non avete ricevuto comprensione, siate comprensivi con gli altri, se non avete ricevuto amore, amate, se avete sentito il dolore della solitudine, cercate chi è solo. La carne si cura con la carne. Dio si fece carne per curarci, facciamo lo stesso". Così Papa Francesco ha risposto a una domanda dei giovani ha incontrato nello stadio di Nairobi che chiedeva come venire fuori dal sentimento di abbandono sperimentato da chi non ha ricevuto l'amore di una famiglia.

"Dovunque - ha detto il Papa - ci sono bambini abbandonati, o perché abbandonati quando nati o perché la vita li abbandonò, la famiglia, e non sentono l'affetto della famiglia, per questo la famiglia è così importante, difendete la famiglia, sempre: ovunque ci sono non solo figli abbandonati, ma anche anziani abbandonati, senza che nessun li visiti, li chieda".

La leggerezza non manca mai nei discorsi del Pontefice: "E' già mezzogiorno... mi fermo che avete fame?": Papa Francesco scherza così con i giovani kenyoti che incontra nello stadio di Nairobi. Francesco, di fronte alla risposta negativa in coro dei ragazzi, ha proseguito ancora un po' il suo discorso tutto a braccio e in spagnolo, tradotto simultaneamente in inglese dal monsignore Mike Miles della segreteria di Stato, per poi concludere: "Prima che l'arbitro suoni il fischietto, è ora di terminare".

Fonte: L'Osservatore Romano →
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