Malasanità, sangue raccolto nei secchi: "Le sacche sono finite"
Alberto Civica, segretario regionale Uil con delega alla Sanità, dice: "Rischiamo di non avere più una sanità pubblica. Fate vedere a Renzi queste foto che sono state scattate a Roma e non in Papuasia!"
Immagini che fanno impressione, che mostrano condizioni igieniche non tollerabili in alcun tipo di struttura sanitaria: corridoi "decadenti" e sporchi, rifiuti pericolosi lasciati in giro, senzatetto che dormono a stretto contatto con i malati al pronto soccorso: sono più di duemila le fotografie raccolte dalla Uil regionale nel corso dell’anno. Alberto Civica, segretario regionale con delega alla Sanità, dice: "Rischiamo di non avere più una sanità pubblica. Fate vedere a Renzi queste foto che sono state scattate a Roma e non in Papuasia!". A destare scalpore è soprattutto una foto che raffigura il sangue di un paziente ricoverato all’Ospedale Santo Spirito: il sangue, scrive il Giornale, viene raccolto non in una normale sacca ematologica ma in un secchio qualsiasi.
Sì, avete letto bene. Questo perché a detta degli operatori, ad agosto avevano finito le sacche del drenaggio.