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Giovedì, 28 Marzo 2024

Condannato per aver abusato dei figli, viene assolto dopo 17 anni

L'incredibile vicenda giudiziaria di Saverio De Sario, assolto ieri dalla Corte d'Appello di Perugia, dopo una condanna definitiva a undici anni (di cui alcuni passati in carcere). I figli a distanza di anni hanno ritrattato la loro versione spiegando di essere stati costretti dalla madre a mentire

Dopo 17 anni di accuse infamanti, processi, sentenze e carcere, è finito, nella giornata di ieri, l'incubo di Saverio De Sario. L'uomo, di origine sarda, era stato condannato in via definitiva a 11 anni di carcere per abusi sessuali sui figli e su una nipote. La Corte d'Appello di Perugia però l’ha assolto nel  processo di revisione del caso avviato dopo che i figli hanno ritrattato la loro versione, spiegando di essere stati costretti dalla madre a mentire.

A De Sario gli abusi sui figli erano stati contestati tra la Sardegna, sua terra d’origine, e Brescia, dove la famiglia ha vissuto per alcuni anni prima della separazione tra i coniugi. La prima condanna, diventata definitiva nel 2015, quando per De Sario si spalancarono le porte del carcere (prima a Sassari poi a Terni), avvenne nel Tribunale di Oristano.

A rendere possibile la revisione del processo, chiesta dal legale bresciano dell’uomo, Massimiliano Battagliola, è stata in primo luogo una lettera scritta da uno dei figli ad un educatore della comunità, una casa-famiglia bresciana, nella quale viveva, lettera nella quale spiegava chiaramente tutta la vicenda, comprese le pressioni della madre affinché accusasse il padre di abusi. I figli all'epoca avevano 9 e 12 anni. Oggi che di anni ne hanno 24 e 27 hanno aspettato il padre fuori del carcere di Terni dopo che la corte d’assise d’appello di Perugia ha assolto Saverio De Sario per non aver commesso il fatto. 

De Sario, a caldo, ha commentato così:

"Io sono fortunato. Sono uscito da questo incubo avendo la consapevolezza di avere la coscienza a posto, ma penso anche a quanta gente non ha avuto la mia fortuna e si trova davanti una montagna senza via di uscita. È una giornata speciale molto attesa. È finito un incubo. Sono contento di avere i miei figli e i miei familiari sempre accanto, poi piano rimetteremo a posto il resto delle cose".

Fonte: BresciaToday →
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