Torturano con un macete l'amico e poi lo seppelliscono vivo
Rapito da suoi tre coetanei, è stato prima violentato, poi seppellito vivo. Ma quell'orrore non era sufficiente e i giovani hanno spiegato il perché di tanta violenza, gli agenti sono rimasti a bocca aperta
E' stato rapito da suoi tre coetanei, violentato e torturato. E' morto così José Amaya Guardado, 17 anni, il cui cadavere è stato trovato in un bosco. Ma quella violenza era più che premeditata, un piano preciso nei minimi dettagli: avevano anche nascosto le armi usate per la tortura.
Il giovane è stato seviziato dai suoi coetanei con colpi di macete sul volto. Poi lo hanno sepolto vivo e hanno fatto sesso vicino la sua "tomba", mentre il ragazzo soffocava. Alla base della tragedia ci sarebbe il traffico di droga, in cui il giovane era coinvolto: i tre assassini sono stati arrestati.