"Berlusconi sarà il prossimo premier in Romania": nasce l'asse Arcore-Bucarest
L'asse Arcore-Bucarest è nato ieri, quando in vista delle prossime elezioni Europee e Amministrative è stato formalizzato un accordo tra la forza politica di Silvio Berlusconi e il Partito dei Romeni d’Italia
Silvio Berlusconi prossimo premier della Romania? E' l'idea di Dan Diaconescu, candidato alle prossime presidenziali in Romania.
L'asse Arcore-Bucarest è nato ieri, quando in vista delle prossime elezioni Europee e Amministrative è stato formalizzato un accordo tra la forza politica di Silvio Berlusconi e il Partito dei Romeni d’Italia.
"Silvio, se vinco, vuoi fare il primo ministro?": è la proposta formalizzata su carta e indirizzata a Berlusconi da parte di Dan Diaconescu, magnate tv e fondatore del Partito del Popolo (Ppdd).
Il magnate romeno era in Italia per far conoscere il suo programma elettorale ai tre milioni di connazionali che vivono in Italia.
Il quotidiano Il Tempo l'ha intervistato. Il sogno di Diaconescu è portare Berlusconi in Romania e farlo diventare primo ministro.
"Le elezioni saranno a novembre e io sono il potenziale candidato al ballottaggio -dice Diaconescu - Speriamo di governare per rinnovare, alle precedenti politiche il mio partito ha ottenuto il 15% dei consensi e il partito vincitore ha oscurato le mie televisioni. C’è una vera dittatura della comunicazione. La mia idea di governo è già nel nome del partito: partito del popolo. Vorrei che i romeni non fossero costretti ad andare all’estero, vorrei che restassero in patria e vorrei creare le condizioni perché questo si verifichi".
Perché ha scritto a Berlusconi?
«Alle politiche, se vinco, potrei indicarlo come primo ministro. Da noi il primo ministro è espresso dal Presidente e può essere straniero. I sondaggi dicono che l’80% dei romeni sarebbe favorevole a Berlusconi, la gente dice che ha fatto tanto per i romeni in Italia. Se tutto andasse in questa direzione, si verificherebbe un fatto senza precedenti: Berlusconi diventerebbe il primo premier di due Paesi dell’Unione Europea».
Il feeling tra Berlusconi e i romeni risale al 2003, quando in un discorso al parlamento europeo l'allora premier italiano spiegò che il nostro Paese avrebbe fatto di tutto per favorire il rapido ingresso di Romania e Bulgaria nella Ue.
