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Venerdì, 29 Marzo 2024

La sinistra scompare dalla scheda elettorale

Il 4 marzo sulla scheda elettorale, per la prima volta dal 1994, la parola "sinistra" non ci sarà praticamente più. A rivendicarla sono rimasti solo i piccoli gruppi trotzkisti

Sulla scheda elettorale, per la prima volta dal 1994, la parola "sinistra" non ci sarà più. E' il Giornale a notare come sia stata ormai rinnegata, e a rivendicarla siano rimasti solo i gruppi trotzkisti che non hanno alcuna speranza di entrare in parlamento.

Un termine identificativo, chiaro, immediato. I partiti però ci hanno rinunciato. Il Pd, nato anche dalle ceneri dei democratici di sinistra, sin dal 2008 ha tolto di mezzo la parola "sinistra". 

Liberi e Uguali, la nuova formazione capeggiata da Pietro Grasso, ha preferito optare nel nome per un riferimento a libertà e uguaglianza, senza tracce di "sinistra". 

Nel 2008 invece qualche traccia c'era ancora, con la fallimentare coalizione "La Sinistra L'Arcobaleno". Nel 2013 poi i dem erano alleati con i vendoliani di Sel (Sinistra ecologia e libertà). 

E adesso?

Se l'elettore di sinistra non si fidasse degli slogan, ma vorrebbe votare la sua parte politica con tutti i crismi del simbolo, cosa gli resterebbe? C'è sempre la lista Per una Sinistra rivoluzionaria. La formazione guidata dal trotzkista Marco Ferrando si definisce «anticapitalista», «rivoluzionaria», «comunista», «internazionalista» e perfino «classista». 

Fonte: Il Giornale →
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