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Mercoledì, 24 Aprile 2024

"In Siria si tortura: ecco le prove"

Intanto tre Caschi blu dell'Onu sono stati rapiti mercoledì mattina, e rilasciati dopo alcune ore, da un gruppo armato sconosciuto sulle Alture del Golan

Alcuni documenti e strumenti di tortura sono stati trovati nei locali dei servizi di sicurezza della città di Raqa, confermando le indiscrezioni su torture ai detenuti: lo ha riferito oggi l'organizzazione Human Rights Watch (Hr). "Documenti, celle, camere per interrogatorio e strumenti di tortura che abbiamo visto nei locali dei servizi di sicurezza del governo confermano le torture citate da ex prigionieri fin dall'inizio della rivolta in Siria", ha detto Nadim Houry, un funzionario dell'organizzazione.

La città di Raqa, nel nord della Siria, è diventata nello scorso mese di marzo la prima capitale provinciale conquistata dai ribelli in lotta contro il regime di Damasco.

Intanto tre Caschi blu dell'Onu sono stati rapiti mercoledì mattina, e rilasciati dopo alcune ore, da un gruppo armato sconosciuto sulle Alture del Golan. Lo ha reso noto un alto responsabile delle Nazioni Unite. "Un commando armato sconosciuto ha fatto irruzione nella postazione di osservazione 52 dell'Onu, nella zona di separazione" tra Israele e la Siria sul Golan, ha dichiarato la fonte delle Nazioni Unite.

I tre osservatori, non armati, "sono stati catturati e trattenuti per cinque ore circa, poi sono stati rilasciati sani e salvi", è stato spiegato. I tre Caschi blu fanno parte dell'Organismo delle Nazioni Unite incaricato della sorveglianza della tregua in Palestina e operano a sostegno della Forza di osservazione sul Golan.

Fonte: Al Arabiya →
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