La spiaggia da sogno è stata trasformata in discarica: così i turisti scappano

E' una spiaggia meravigliosa. O dovremmo dire "era", usando il passato?

Il Corriere della Sera racconta come la bellissima spiaggia di Capojale, di fronte alle Isole Tremiti, sia diventata una vera e propria discarica del più grande impianto di mitilicoltura d'Europa. Senza regole chiare da rispettare, come raccontano Boris Malatesta e Paolo Righi, i turisti, soprattutto stranieri, non fanno volentieri il bagno in mezzo a migliaia di retine e contenitori di polistirolo e scelgono altre mete.

Ogni mattina la spiaggia si presenta come la discarica di una pescheria, perché c'è proprio in quel tratto di mare  il più grande impianto di mitilicoltura d'Europa.

A tenere lontani i villeggianti sono le “calzette per le cozze”, ovvero i retini delle mitilicoltura e gli altri rifiuti di varia natura che popolano la spiaggia e le dune

Il mare è sporco: turisti bloccano la strada costiera

La cattiva gestione dei rifiuti nella zona era stata tra le cause per cui nel 2012 vari comuni erano stati commissariati dall'assessore all'Ambiente della Regione Puglia perché non hanno utilizzato i fondi messi a disposizione per la raccolta differenziata.

In più le calzette e gli altri scarti della mitilicoltura sono considerati rifiuti speciali, ma la filiera della raccolta differenziata non è mai stata messa in piedi, e nella gestione dell'area hanno voce in capitolo ben cinque Comuni, la Provincia, la Regione, l'Ente Parco del Gargano, il Consorzio di bonifica e la Capitaneria di porto: tutti senza un coordinamento o un compito preciso e definito.

Ci sarebbe un'idea semplicissima ed economica per porre fine al problema: stabilire per ogni cooperativa di mitilicoltori un colore di retini, in modo da individuare subito il proprietario del rifiuto abbandonato in mare. Non è mai stata messa in pratica.