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Giovedì, 18 Aprile 2024

"Lo stupratore è indigente": nessun risarcimento alla vittima (nemmeno dallo Stato)

"Il tribunale di Torino nega alla donna anche la possibilità di rivalersi sullo Stato". Ne parla La Stampa

E’ stata rapinata e violentata sotto casa, il suo aggressore processato e condannato a otto anni e due mesi di carcere, ma la vittima non riceverà alcun indennizzo. Né dall’aggressore né dallo Stato.

Succede a Torino, dove il tribunale civile non ha riconosciuto quanto previsto da una direttiva europea che garantisce un "adeguato e equo ristoro" alle vittime di reati violenti intenzionali. Cioè se, come in questo caso, l’autore della violenza è incapiente o comunque non in grado di pagare, devono essere gli stessi Stati membri dell’Unione a farsene carico.

Come per esempio è successo in Corte di Appello civile a Milano che - scrive Simona Lorenzetti su La Stampa - ha stabilito un risarcimento di 220mila euro in favore di madre e figlia vittime di rapina e stupro. Perché questa discrezionalità interpretativa? Per un tecnicismo: secondo quanto riporta La Stampa, per il giudice di Torino la ricorrente non ha fatto tutto quel che era in suo potere per dimostrare che il colpevole non fosse in grado di pagare.
 

Fonte: La Stampa →
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