T-shirt 'Auschwitzland', indagata Selene Ticchi: "Andrò in tribunale a testa alta"
I reati contestati sarebbero apologia del fascismo e istigazione all'odio razziale: "Io ci metto la faccia, ma se verrò assolta chi mi ha denunciato dovrà pagare"
"Non vedo l'ora di andare in udienza". Così Selene Ticchi, ex candidata di estrema destra a sindaco di Budrio finita nell'occhio del ciclone per aver indossato una t-shirt con la scritta "Auschwitzland" con i caratteri della Disney, a Predappio, in occasione del ricordo della marcia su Roma.
Dopo la denuncia dell'ANPI, anche la procura di Forlì ha aperto un fascicolo a suo carico. I reati contestati sarebbero apologia del fascismo e istigazione all'odio razziale: "La sentenza della Cassazione di febbraio parla chiaro - dice Selene Ticchi a Bologna Today - neanche il saluto romano è reato, men che meno ho istigato all'odio razziale, non sono andata a Predappio con un cartello contro gli ebrei".
Secondo l'avvocato di Ticchi "non archivieranno, anche perché Anpi ha presentato denuncia, ma andrò in tribunale a testa alta".
"Mi sono informata, neanche la Disney può citarmi perché il font è libero, solo la scritta Walt Disney è coperta da copyright". Ma la t-shirt non è una novità: "A me l'hanno regalata, ma è in vendita su Google, un tifoso serbo della Stella Rossa qualche anno fa la indossava e la foto gira tranquillamente in rete".