Donne delle pulizie, si paga in base alla "razza scelta": è scandalo
Succede tutto a Tel Aviv, nei quartieri benestanti della città affacciata sul Mediterraneo. Ad accorgersi del clamoroso annuncio la blogger israeliana Tal Schneider
La donna delle pulizie ha un costo diverso a seconda della "razza scelta": in Israele (e non solo) la pubblicità ha sollevato un mare di polemiche. C'è infatti una società di pulizie locale che applica per i servizi tariffe calibrate in base a criteri apertamente razzisti.
Succede tutto a Tel Aviv, nei quartieri benestanti della città affacciata sul Mediterraneo. Ad accorgersi del clamoroso annuncio e a pubblicare il volantino sul web è stata la blogger Tal Schneider.
La pubblicità spiega che, chi avesse bisogno di una mano in casa, ma non volesse "immigrati irregolari e finire multato o non fosse pronto a prendersi in casa un'arabo per questioni di sicurezza", può rivolgersi senza problemi a loro.
C'è persino un tariffario dettagliato: per una donna delle pulizie di origini africana si pagano 49 NIS all'ora (1 shekel vale circa 0.2 euro). Per una dell'Est europeo, per poco di più: 52 shekel all'ora. Altra opzione: per una donna dell'Est europeo ma con carta d'identità israeliana bisogna pagare un po' di più, ben 69 NIS all'ora.
Chi ha pensato a una provocazione, è rimasto deluso. E' tutto vero, la ditta delle pulizie ha confermato il prezziario "basato sulla razza".