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Giovedì, 28 Marzo 2024

L'incubo del terrorismo sui Mondiali in Brasile: "Temiamo azioni dei narcos"

E' un piano che fa paura, quello di cui si parla. Un attacco militare allo Stato, che sarebbe confermato da altri dialoghi ascoltati negli ultimi mesi dall’intelligence

"Sarà la coppa del mondo del terrore" dicono in una conversazione intercettata due narcos della principale organizzazione del Brasile, il Primeiro comando da capital (Pcc).

Il Pcc conta su 130 mila affiliati nelle carceri e su 11 mila uomini a disposizione nelle strade del paese, soprattutto a San Paolo. L'Espresso racconta i timori su possibili attentati durante i Mondiali di calcio che si giocheranno in Brasile nell'estate del 2014.

Le parole sono state colte in una conversazione da un cellulare all’altro dalle celle del carcere Presidente Venceslau, a ovest di San Paolo.

E' un piano che fa paura, quello di cui si parla. Un attacco militare allo Stato, che sarebbe confermato da altri dialoghi ascoltati negli ultimi mesi dall’intelligence:

Da stralci di intercettazioni pubblicate dal quotidiano “Estado do Sao Paulo”, si deduce che la minaccia ha lo scopo di ricattare le autorità e impedire il trasferimento della cupola del Pcc dalle prigioni normali al Regime Disciplinar Diferenciado, corrispondente del nostro carcere duro previsto dall’articolo 41bis.

Se non verranno garantite condizioni di vita più agevoli nelle carceri, ci saranno attacchi militari nelle grandi città e guerra aperta a esercito e polizia.

Il Pcc conosce bene le carceri, è nato come organizzazione criminale nella Casa di custodia di Taubatè, la grande prigione di San Paolo e si è scelto, come evento fondativo l’uccisione di 111 detenuti il 2 ottobre del 1992 nel carcere di Carandirù durante un intervento della polizia.

Ovviamente le intercettazioni telefoniche stanno creando grande tensione nei preparativi, già caotici, della gestione dell’ordine pubblico durante i Mondiali. "Temiamo la guerra aperta", dice un ufficiale del distretto centrale di polizia di Rio de Janeiro. Una recente prova della capacità di fuoco del Pcc la si è avuta l’anno scorso quando San Paolo è stata teatro di attacchi mirati alla polizia militare: 106 agenti uccisi. Il Brasile si prepara a settimane ad alta tensione.

Fonte: L'Espresso →
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