Traffico di organi umani in Cina: arrestate 137 persone, tra cui 18 medici
L'inchiesta scattata dopo lo scandalo dello studente cinese di 17 anni che aveva venduto un rene per potersi acquistare un iPhone e un iPad
E' di 137 persone arrestate, tra le quali 18 medici, il bilancio della vasta azione di polizia avvenuta in Cina contro il traffico di organi umani.
I fermati sono accusati di aver acquistato organi da persone sane e di averli rivenduti a malati in attesa di trapianto.
L'operazione, condotta in 18 province e regioni, ha permesso di "salvare" 127 persone che erano sul punto di vendere un organo in cambio di denaro. I donatori, come fanno sapere le autorità cinesi, venivano recrutati sulla rete internet e operati in gran segreto.
L'inchiesta era scattata dopo lo scandalo venuto alla luce nell'aprile scorso, quando uno studente cinese di 17 anni aveva rivelato di aver venduto un rene per potersi comprare un iPhone e un iPad.
In Cina, più di un milione e mezzo di persone sono in attesa di un trapianto di organo, in un Paese dove la donazione è poco diffusa. La maggior parte delle operazioni sono eseguite con organi prelevati da condannati a morte o da prigionieri dopo il loro decesso.
La tradizione cinese vuole che un morto sia seppellito senza mutilazioni, e raramente i cinesi accettano il prelevamento di organi da un loro membro della famiglia deceduto.
