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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Assegni sociali a stranieri non residenti: maxi-truffa ai danni dell'Inps

Oltre 4,5 milioni di euro il danno sin qui arrecato, ma dal blocco delle erogazioni l'Inps potrà avere un risparmio di circa 2 milioni di euro all'anno

Trecentoventicinque stranieri che percepivano indebitamente l'assegno sociale sono stati scoperti e denunciati al termine di un'operazione coordinata dal Nucleo speciale Spesa pubblica e Repressione frodi comunitarie della Guardia di Finanza e che ha visto in azione i comandi del Corpo di 75 province. Oltre 4,5 milioni di euro il danno sin qui arrecato, ma dal blocco delle erogazioni l'Inps potrà avere un risparmio di circa 2 milioni di euro all'anno.

L'operazione è frutto della collaborazione fra la Finanza e l'Inps, da qualche mese rafforzata con le firma di un apposito protocollo d'intesa. L'indagine è partita mosse dall'analisi, condotta dal Nucleo Speciale, dei dati relativi ai fruitori del beneficio messi a disposizione dall'Inps. L'incrocio di banche dati e la messa a sistema di altre informazioni di polizia ha permesso la predisposizione di un'analisi di rischio che è stata posta a disposizione dei Comandi territoriali della Guardia di Finanza, i quali hanno operato i controlli, mentre le sedi provinciali dell'Inps hanno assicurato il necessario supporto in loco.

I controlli hanno riguardato la posizione di cittadini stranieri immigrati ultrasessantacinquenni che avevano dichiarato particolari situazioni di disagio economico. L'assegno sociale, infatti, è uno strumento assistenziale, del valore di massimo di circa 450 euro mensili, che viene corrisposto ai cittadini italiani e agli stranieri stabilmente residenti Italia, che abbiano superato il sessantacinquesimo anno di età e che si trovino in particolare situazione di disagio economico Le indagini hanno permesso di individuare 325 persone che percepivano il trattamento assistenziale, mediante accredito in conto corrente, pur avendo fatto ritorno ai loro paesi di origine, o essendosi assentati continuativamente oltre 30 giorni dal territorio nazionale senza alcuna comunicazione ai fini della sospensione temporanea del beneficio, così come previsto dalla normativa vigente.

I 325 illeciti percettori sono stati segnalati all'autorità giudiziaria per i reati di truffa o malversazione, nonché alla magistratura contabile.

Fonte: La Repubblica →
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