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Venerdì, 29 Marzo 2024

Uccide la figlia adottiva di 18 mesi: “E' Satana”

Il 31enne Matthew Scully-Hicks è stato condannato l'omicidio della piccola Elsie, uccisa nel mese di maggio. Le prove in alcuni sms deliranti: “E' Satana vestito da bambina”

E' stato condannato a 18 anni di carcere Matthew Scully-Hicks, il 31enne colpevole di aver ucciso la bimba di 18 mesi adottata insieme con il marito Craig. Un caso che ha scosso la Gran Bretagna, soprattutto per la brutalità con cui è stata tolta la vita alla piccola Elsie. L'ex istruttore di educazione fisica ha ucciso la figlia facendola sbattere violentemente contro una parete, provocandole diverse fratture. Poi l'ha lasciata agonizzare per quattro giorni prima di chiamare i soccorsi. Il violento episodio è avvenuto nel mese di maggio, ma soltanto oggi è arrivata la sentenza del tribunale.

Secondo quanto riporta il Guardian, l'episodio fatale sarebbe soltanto l'ultimo di una lunga serie di abusi subiti dalla bambina. Secondo gli inquirenti, Elsie era già stata portata in ospedale con diverse fratture ed abrasioni, ma i medici non avevano dato troppa importanza a queste ferite, credendo alla versione raccontata dai genitori. Neanche i servizi sociali di Vale of Glamorgan, nel Galles, si erano accorti delle violenze subite dalla bambina, anzi, erano stati proprio loro ad approvare l'adozione della piccola, circa due settimane prima del decesso. Adesso, anche loro sono finiti sotto inchiesta.

Le prove 

Il 31enne Scully-Hicks ha negato in sede processuale di aver commesso il delitto, ma per incastrarlo sono bastate le testimonianze dei vicini di casa, che hanno raccontato di aver sentito spesso urlare parolacce nei confronti della bambina, oltre agli sms inviati dall'imputato al marito, in cui descriveva la piccola come un demonio: “Sinceramente è Satana vestito da bambina. Si è appena scolata mezza bottiglia di latte e ora strilla che ne vuole ancora” oppure “Si sveglia ogni notte ad intervalli regolari, vuole soltanto il ciuccio e attenzione, è una vera e propria diva”.

La sentenza

Sempre il Guardian riporta alcune dichiarazioni del pubblico ministero che si è occupato del caso, Paul Lewis QC: “L’imputato ha perso le staffe con la bambina causandole ferite catastrofiche. L’ha scossa e l’ha sbattuta contro una superficie dura oppure ha usato un oggetto contundente per colpirla alla testa. Aveva solo 18 mesi. Era vulnerabile e senza difese”. L'uomo rischiava una pena fino a 25 anni di reclusione, ma alla fine il giudice ha deciso per una condanna più lieve, di 18 anni. 

Fonte: The Guardian →
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