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Sabato, 20 Aprile 2024

Ragazzo ucciso a Napoli, l'avvocato del carabiniere: "Dispiaciuto, ma comportamento giusto"

Parla il legale del carabiniere che nella notte tra sabato e domenica ha sparato a un ragazzo, uccidendolo, dopo aver subìto un tentativo di rapina nella zona di Santa Lucia a Napoli

Il giovane carabiniere che ha sparato e ucciso a Napoli il quindicenne che gli aveva puntato contro la replica in metallo di una pistola in un tentativo di rapina è indagato per omicidio volontario. Un atto dovuto per consentire gli accertamenti irripetibili. Nelle prossime ore sarà eseguita l'autopsia sul corpo del giovane deceduto dopo gli spari in via Generale Orsini, nella zona di Santa Lucia, a pochi passi dal lungomare della città partenopea. L'esame potrebbe con ogni probabilità fornire maggiori dettagli sulla dinamica di quanto avvenuto. Ci sono alcuni punti da chiarire nelle indagini

"Il mio assistito è dispiaciuto per quanto accaduto. Al di là di tutto ha perso la vita un ragazzo di 15 anni. Allo stesso tempo, il suo comportamento professionale è stato impeccabile", ha detto Enrico Capone, l'avvocato del carabiniere di 23 anni coinvolto nell'uccisione del ragazzino che aveva tentato di rapinarlo.

"Abbiamo fiducia nella magistratura - ha proseguito il legale - abbiamo chiarito tutti gli aspetti e ora attendiamo le indagini. Accusa di omicidio volontario? Si parte sempre da un'ipotesi di reato per andarla a verificare, non siamo preoccupati".

L'avvocato Capone - riferisce NapoliToday - ha preferito non rispondere ad alcune domande, come dettagli sulla dinamica e sul perché il carabiniere girasse armato, di notte, pur non essendo in servizio: "Ci vuole non solo rispetto per la magistratura, ma anche per le due famiglie che stanno vivendo un dramma".

Fonte: NapoliToday →
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