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Venerdì, 29 Marzo 2024

L'Unione europea vuole che gli studenti Erasmus italiani votino alle elezioni

"Gli studenti all'estero sono uomini e donne e non devono essere discriminati. Nel XXI secolo è così facile far votare i cittadini all'estero. Gli studenti dovrebbero essere trattati esattamente come i soldati in missione e gli insegnanti all'estero"

La commissaria europea all'Istruzione e cultura, Androulla Vassiliou, "sostiene fortemente gli sforzi in corso in Italia per assicurare che gli studenti che seguono corsi all'estero nel quadro del programma Erasmus non siano discriminati nell'esercizio del voto" alle prossime elezioni politiche in Italia. Lo ha detto il portavoce della commissaria, Dennis Abbott, parlando con alcuni cronisti oggi a Bruxelles. "Non vogliamo criticare le regole italiane", ha aggiunto Abbott, riconoscendo che le leggi elettorali sono di competenza nazionale degli Stati membri ma, ha sottolineato "gli studenti all'estero non dovrebbero essere svantaggiati e la loro mobilità non deve essere disincentivata".

La legislazione europea è contraria alla discriminazione di uomini e donne, per qualunque ragione. "Gli studenti all'estero sono uomini e donne e non devono essere discriminati. Nel XXI secolo - ha continuato la fonte - è così facile far votare i cittadini all'estero. Gli studenti dovrebbero essere trattati esattamente come i soldati in missione e gli insegnanti all'estero".

Ieri il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha invitato il ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri, e il ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata, a fare "tutto quanto è possibile per consentire il voto agli italiani che si trovano temporaneamente all'estero per attività quali il programma Erasmus. Sul tema i due ministri riferiranno al Cdm convocato per martedì 22".

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