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Venerdì, 29 Marzo 2024

Veterinario aggredito da cane randagio sbotta: "Ci vuole l'eutanasia". E' polemica

Palermo Today ricostruisce la vicenda. Il veterinario sul suo profilo Facebook ha pubblicato anche una foto che mostra le ferite

Un veterinario aggredito dai cani randagi inneggia all'eutanasia. E' polemica, interviene anche l'Ordine ma sul web i lettori si dividono. L'uomo durante una corsa nei pressi del parco della Favorita è stato aggredito e ha sfoga tutta la propria rabbia su Facebook inneggiando all'eutanasia e dicendo di volersi "vendicare".

Palermo Today ricostruisce la vicenda. Il veterinario sul suo profilo Facebook ha pubblicato anche una foto che mostra le ferite. A corredo della foto un messaggio, poi rimosso. "Prego  - scrive il veterinario secondo quanto denunciato dal partito animalista - che accada lo stesso alla polizia municipale ed agli animalisti. Cane stupido e coglione, ho solo una opzione per questi cani... cattura ed eutanasia.....la mia reazione gli rimarrà impressa per alcune settimane....tornerò a fare una corsetta in quella zona per vedere se la lezione è servita".

Enrico Rizzi, capo della segreteria nazionale del partito: "Un comportamento assurdo, vergognoso e inaccettabile per un medico veterinario - commenta  -. Seppur colpito personalmente da uno spiacevole episodio, non si è attenuto ai specifici doveri di azione secondo scienza, coscienza e professionalità, di lealtà e correttezza e di tutela del benessere animale oltre al fatto che pubblicizzare a mezzo social network la condotta violenta perpetrata su di un randagio appare in evidente contrasto con lo stesso dovere di riservatezza, così come impone il codice deontologico degli stessi medici".

"Infanga l'immagine di tutti i veterinari che lavorano per garantire il benessere e la dignità degli animali. Stiamo anche valutando - aggiunge - una denuncia perché appare comunque del tutto evidente che la condotta violenta che lo stesso medico attribuisce a sé stesso si pone anche in contrasto con la legge, in quanto l’art. 544-ter del codice penale sanziona, infatti, l’inflizione di violenze che vadano oltre la necessità del momento, e tale appare la condotta spavalda e punitiva del veterinario"

Da qui la segnalazione all'Ordine dei medici veterinari per chiedere l'immediato avvio di un provvedimento disciplinare". Se confermata, la condotta del medico violerebbe l'articolo uno del codice deontologico secondo il quale il medico veterinario è tenuto "alla promozione del rispetto degli animali e del loro benessere in quanto esseri senzienti".

Fonte: PalermoToday →
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