Yara, il video del furgone di Bossetti è stato "taroccato"
Il comandante dei Ris ammette in tribunale che il filmato dato alla stampa non riprendeva solo e sempre l'autocarro di Bossetti a Brembate. "Ce lo chiese la Procura per esigenze di comunicazione", dice il militare
Quel filmato, che prima dell’inizio del processo è stato dato ai media forse per mostrare come Bossetti si aggirasse ossessivamente attorno alla palestra di Brembate di Sopra in cerca della sua "preda", non è altro che un collage di immagini simili e non risulta depositato agli atti del processo. Il video in cui si vede il furgone, descritto dagli inquirenti come quello di Massimo Bossetti, aggirarsi nei pressi della palestra frequentata da Yara Gambirasio sarebbe stato montato ad arte dai carabinieri in accordo con la procura di Bergamo per soddisfare "esigenze comunicative".
Ad ammetterlo oggi nell’aula del Tribunale di Bergamo dove si svolge il processo all’unico imputato per il sequestro e l’omicidio della tredicenne, è il comandante del Ris di Parma, il colonnello Giampietro Lago.
Come vi avevamo anticipato nei giorni scorsi, era stato Luca Telese su Libero a ricostruire il dialogo tra l’ufficiale dell’Arma e l’avvocato del muratore, Claudio Salvagni. Lago, secondo quanto riporta TgCom24, dunque ha ammesso che il video è stato "confezionato" ed è un montaggio di più spezzoni di immagini immortalate da cinque telecamere diverse e che non c’è la certezza che mostri sempre lo stesso mezzo.
Durante l’udienza è infatti stato accertato che una sola di queste telecamere ha fornito delle immagini sufficientemente chiare per identificare il furgone, e che solo quelle sono state depositate agli atti del processo. Non le altre, già scartate dagli investigatori e infine "riciclate" per i mezzi di informazione. Nel tentativo, forse, di influenzare l’opinione pubblica sull’ossessione di Bossetti per Yara?
