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Giovedì, 28 Marzo 2024

Decifrato il codice "criminale" dei rom: è il vocabolario segreto usato per i furti

I sinti e i rom impegnati in attività illecite utilizzano una specie di esperanto, molto raffinato, scrive il Fatto: "Qualche esempio? Caramaschera significa pistola. Bicu è il proiettile. Zorli è invece la cassaforte"

A Padova è stato decifrato il cosiddetto "codice criminale" di sinti e rom: ne scrive oggi il Fatto Quotidiano. Il dizionario è stato realizzato grazie anche al coordinamento del sostituto procuratore Benedetto Roberti, specializzato nelle inchieste riguardanti la criminalità organizzata che opera contro il patrimonio

I codici servono alle organizzazioni criminali per comunicare in modo criptato. I sinti e i rom impegnati in attività illecite utilizzano una specie di esperanto, molto raffinato. Un vero rebus per gli inquirenti, che intercettando le conversazioni, erano in grossa difficoltà. Ora ci sono molti meno dubbi e sono stati trovati nuovi spunti investigativi. 

Il Gazzettino ha spiegato nel dettaglio come sia stato predisposto un prontuario che è frutto del lavoro di ascolto di telefonate ed è stato integrato anche dalle dritte fornite da qualche imputato. 

Qualche esempio? Caramaschera significa pistola. Bicu è il proiettile. Zorli è invece la cassaforte, non di un’abitazione, ma di un bancomat. La refurtiva finisce in un norto, ovvero un nascondiglio per sfuggire a eventuali perquisizioni. Sul luogo dei furti si va con una marsina, che non è un abito maschile da cerimonia, il che mal si concilierebbe con la scalata di grondaie e poggioli per entrare nelle case, ma molto più semplicemente è l’auto della banda, spesso frutto di un furto. La refurtiva si chiama ciorda e si mette in una birda, una borsa. L’antifurto che può richiamare l’attenzione del vicinato, è l’anticiorape.

C'è anche una parte del vocabolario ovviamente riservata alle forze dell’ordine. 

Carabinieri e poliziotti sono chiamati bedi. A chi è andata male e si trova nelle patrie galere (“scarape”), il riferimento è al vasta, ossia alla guardia carceraria, che equivale però anche a guardia giurata, altro potenziale nemico sulla strada del furto.

Fonte: Il Fatto Quotidiano →
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