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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute Regno Unito

Cosa sappiamo della malattia di Alfie Evans

Il piccolo probabilmente era affetto da una malattia neurodegenerativa per la quale al momento non esiste né una diagnosi certa né una cura

Alfie Evans, il bimbo di 23 mesi al centro di un'aspra battaglia legale tra i genitori e la giustizia britannica, è morto stanotte alle 2.30. Il piccolo era affetto da una malattia rara, probabilmente una patologia neurodegenerativa del gruppo delle epilessie miocloniche progressive, per la quale non esistono al momento delle cure. 

Cosa sono le epilessie miocloniche progressive

Queste patologie neurologiche sono forme rare ed ereditarie, caratterizzate dalla comparsa di crisi convulsive sempre più gravi e da mioclono, ossia spami muscolari brevi e involontari, spesso stimolate dal movimento, da luci lampeggianti, da certi suoni e dallo stress, come spiega il sito di Telethon. 

Alfie, il giudice dell'Alta Corte disse no al trasferimento in Italia 

Probabilmente Alfie era affetto da una grave forma di encefalopatia epilettogena, o sindrome di Ohtahara, che colpisce i bambini fin dai primi mesi. Secondo i medici inglesi, le condizioni di Alfie erano ormai irreversibili, con danni cerebrali irrecuperabili.  

Se le autorità britanniche avessero autorizzato il trasferimento di Alfie in Italia, affidandolo alle cure dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, i medici italiani non avrebbero potuto fare altro se non "il proseguimento dell’iter diagnostico e il mantenimento della ventilazione, alimentazione e idratazione". 

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