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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute Bolzano

Città italiane, dove si vive meglio (e più a lungo): c'è la classifica della salute

Sul podio Bolzano, Pescara e Nuoro. Tra le grandi città, solo Milano e Firenze nella top ten: è quello che emerge da un nuovo studio del Sole 24 Ore

I cittadini "più in salute" sono a Bolzano, Pescara e Nuoro: è quello che emerge da un'indagine del Sole 24 Ore che ha stilato una classifica sulla base di 12 indicatori diversi. Sul podio per miglior livello di salute si trovano quindi Bolzano, Pescara e Nuoro. Di contro, maglia nera a Rieti, con Alessandria e Rovigo penultima e terzultima. Tra le grandi città, Milano e Firenze sono le uniche a comparire nella top ten, che include tre province della Sardegna (Nuoro, Sassari e Cagliari) e due lombarde (oltre a Milano, Brescia). Complessivamente, aggregando le performance delle province su base regionale, i risultati migliori sono quelli delle due province del Trentino Alto Adige seguite dalle sarde, lombarde e dalle venete; non bene le province laziali, così come quelle della Basilicata e della Campania.

Per stilare la classifica sono state prese in considerazione, tra le altre cose, l'incidenza delle malattie sul territorio, la possibilità di curarle attraverso i farmaci, l’accesso alle cure e la disponibilità di personale specializzato.

Ad Alessandria e Genova maggiore incidenza di mortalità per tumore

In testa alla classifica per l'incremento maggiore della speranza di vita media è la provincia di Gorizia (ben 4,6 anni in quindici anni), dove si vive in media 83,2 anni. Guardando ai singoli indicatori, dalla classifica emerge che Alessandria e Genova registrano la maggiore incidenza di mortalità per tumore, mentre Ferrara è in cima alla classifica per casi di infarto miocardico acuto assieme a Rovigo, provincia che tra l'altro risulta più penalizzata per la scarsa disponibilità di medici di medicina generale rispetto alla popolazione residente e penultima per l'incidenza di pediatri in rapporto agli under 14.

Altri dati. A Lucca si segnala la scarsità di geriatri in rapporto alla popolazione anziana over 65, mentre nelle province di Sud Sardegna e Vibo Valentia la recettività ospedaliera, in termini di posti letto pro capite, è ai minimi; l'emigrazione ospedaliera, che fotografa i pazienti "costretti" a farsi curare fuori regione, è un fenomeno che registra il picco negativo a Isernia e l'Aquila.

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Come viene stilata la classifica finale del quotidiano economico? In pratica è il risultato della media dei punteggi ottenuti dai diversi territori nei 12 indicatori presi in esame che fotografano tre aspetti fondamentali del benessere della popolazione: alcune performance demografiche registrate negli ultimi anni (ad esempio l'incremento della speranza di vita alla nascita), alcuni fenomeni socio-sanitari (come la mortalità annua per tumore e per infarto e il consumo di farmaci per asma, diabete e ipertensione) e le capacità dei servizi sanitari territoriali (dall'emigrazione ospedaliera alla disponibilità di posti letto e di medici, pediatri e geriatri in rapporto alla popolazione).

L'indice per la prima volta quest'anno verrà utilizzato nella Qualità della vita 2019, la classifica che storicamente viene pubblicata a fine anno e che misura i livelli di benessere del territorio.

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