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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

Covid, a grandi passi verso il vaccino

Moderna annuncia la fase finale dei test. Sul 'New England Journal of Medicine' i risultati (positivi) dei primi esperimenti sull'uomo. Burioni: "Presto per lo champagne, ma è una bellissima notizia"

Il vaccino contro il coronavirus è sempre più vicino. La società statunitense Moderna ha annunciato che a fine luglio partirà la fase finale dei test per il vaccino anti covid. La sperimentazione andrà avanti fino a fine ottobre. Moderna è la prima società al mondo a raggiungere questa fase nello sviluppo del vaccino contro il coronavirus.

Del candidato vaccino di Moderna avevamo parlato due mesi fa, a proposito dei primi risultati preliminari dei test effettuati sull’uomo. Risultati che nelle scorse ore sono stati pubblicati sul 'New England Journal of Medicine' . Il candidato vaccino mRna-1273 è stato considerato sicuro, generalmente ben tollerato e in grado di generare una risposta immunitaria negli adulti sani. 

Lo studio intermedio ha fornito i risultati iniziali sui primi 45 partecipanti - tutti fra i 18 e i 55 anni - esaminati a Seattle e alla Emory University di Atlanta. Tre gruppi di 15 partecipanti hanno ricevuto due iniezioni intramuscolari, a distanza di 28 giorni, da 25, 100 o 250 microgrammi del vaccino sperimentale. Tutti i partecipanti hanno ricevuto almeno un'iniezione, 42 entrambe. Ad aprile, il trial è stato ampliato per arruolare soggetti sopra i 55 anni; ora conta 120 partecipanti.

I volontari a cui è stato sottoposto il vaccino hanno sviluppato anticorpi simili ai pazienti guariti dal virus.  Due dosi di vaccino hanno indotto "alti livelli di attività anticorpale neutralizzante", fanno sapere i ricercatori, superiori ai valori medi osservati nel plasma convalescente ottenuto da persone guarite da Covid-19. Per quanto riguarda la sicurezza, non sono stati segnalati eventi avversi gravi. Più della metà dei partecipanti ha riportato affaticamento, mal di testa, brividi, mialgia o dolore nel sito di iniezione. 

Burioni: "Bellissima notizia, ma è presto per lo champagne"

La notizia è stata commentata anche dal virologo Roberto Burione che ne ha scritto sul sito 'Medical Facts'. Secondo Burioni è ancora presto per stappare lo champagne "perché non c’è nulla di definitivo. Quarantacinque pazienti seguiti per 57 giorni sono un niente rispetto ai miliardi di persone che dovrebbero essere vaccinate". Tuttavia, "quella di oggi è davvero una bellissima notizia che legittimamente ci spinge a un notevole ottimismo".

Entrando nel dettaglio, Burioni spiega che sul fronte della sicurezza c’è ancora da lavorare: anche "se non ci sono stati eventi gravissimi, la tollerabilità del vaccino non è stata eccezionale. Uno dei 45 partecipanti che ha ricevuto la dose più alta ha avuto addirittura la febbre fino a 39.6°C, niente di tragico". Insomma, bisognerà trovare "il maggiore compromesso tra protezione e sicurezza", ma un altro passo "verso la sconfitta di questo maledetto coronavirus è stato compiuto". 

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