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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

Influenza 2019, un milione e mezzo già colpiti: sintomi, quanto dura (e qualche consiglio)

Le zone più colpite risultano essere la provincia autonoma di Trento, e poi Marche, Abruzzo, Campania e Sicilia: il picco lo si registrerà verso la fine di gennaio

L'ultima settimana del 2018 ha visto crescere il numero di casi di sindrome influenzale. Il livello di incidenza in Italia è pari a 4,2 casi per mille assistiti. Colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a 11,2 casi per mille assistiti. Il numero di casi stimati nell'ultima settimana del 2018è pari a circa 256.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 1.501.000 casi.  I dati vengono della rete Influnet coordinata dall’Istituto superiore di sanità (Iss). Le zone più colpite risultano essere la provincia autonoma di Trento, e poi Marche, Abruzzo, Campania e Sicilia.

Durante la cinquantaduesima settimana del 2018, 610 medici sentinella hanno inviato dati circa la frequenza di sindromi influenzali tra i propri assistiti. Il valore dell`incidenza totale è pari a 4,23 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l`incidenza è pari a 11,19 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 5,29 nella fascia 15-64 anni a 3,95 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 2,87 casi per mille assistiti.

Influenza 2019: sintomi e quanto dura

Classici sintomi dell'esordio dell'influenza sono brividi di febbre, dolori articolari, tosse e debolezza. Per chi ha rinunciato al vaccino, il consiglio ovviamente è quello di seguire le indicazioni del proprio medico. Riposo a letto, reidratazione con bevande calde, farmaci antifebbrili, calmanti della tosse e mucolitico, emollienti e balsamici, e poi è sempre una buona idea aver un po' di cautela per evitare di incorrere nelle complicanze come bronchiti, broncopolmoniti e otiti. L'influenza a meno di complicanze impegna l’organismo per un periodo che va da tre a cinque giorni, duranti i quali è bene riposare a letto evitando di esporsi a sbalzi di temperatura

Picco tra fine gennaio e inizio febbraio

Dai dati che riguardano la regione Veneto, si può trarre qualche conclusione interessante. La fascia di età più colpita in Veneto al momento è quella pediatrica, da zero a 4 anni, con un'incidenza pari a 9,22 casi per mille. Complessivamente, indicano gli esperti del Veneto, l'andamento della curva d'incidenza regionale è al momento molto contenuto rispetto alla maggior parte delle stagioni precedenti, ricalcando maggiormente il trend delle stagioni poi risultate avere i picchi più contenute. E' ancora presto per prevedere l'intensità complessiva di questa stagione, ma si può ipotizzare che il picco lo si registrerà verso la fine di gennaio.

Influenza: i consigli per un dieta antivirus

Aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, aiuta a rafforzare, con l'apporto di vitamine, le difese immunitarie dal rischio dell'insorgenza dell'influenza favorita dal freddo gelido. E' quanto afferma la Coldiretti che ha messo a punto una "dieta antivirus" con l'arrivo dell'influenza. Negli ultimi 15 anni - sottolinea la Coldiretti - le stagioni con il maggior numero di malati sono state quelle del 2017-2018, del 2004-2005 e del 2010-2011, mentre adesso la tendenza è in crescita ma non siamo ancora al picco massimo dell'influenza. Per combattere l'epidemia - evidenzia la Coldiretti - oltre alle normali regole di igiene e ai farmaci in caso di necessità, anche la tavola gioca un ruolo strategico: oltre a frutta a verdura ricca di antiossidanti non devono mancare - continua la Coldiretti - latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l'aglio, che contiene una sostanza, l'allicina, particolarmente attiva nella prevenzione. Con la discesa del termometro arriva anche il "permesso" ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali.

Fondamentale - sottolinea la Coldiretti - è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull'organismo. Nella dieta - prosegue la Coldiretti - non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l'organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Per la fruttadi grande importanza per il grande contenuto di vitamina C, è il consumo di frutta di stagione come kiwi, clementine e arance rigorosamente italiane per evitare che i trasporti ne riducano il contenuto vitaminico. Va anche ricordato che in un soggetto normale l'assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui - conclude la Coldiretti - una corretta dose di carne nella dieta non può fare che bene.

La campagna vaccinale è conclusa

"Quest'anno la campagna di vaccinazione contro l'influenza stagionale è andata molto bene Solo localmente si è registrato qualche ritardo che però è stato tempestivamente superato". E` quanto afferma Claudio Cricelli, presidente nazionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), che appare chiaramente soddisfatto per l'andamento della vaccinazione antinfluenzale che si è conclusa a metà dicembre circa. "Grazie all'impegno dei medici di famiglia e al servizio sanitario nazionale siamo riusciti a raggiungere e a superare i livelli vaccinali programmati e la campagna può dirsi ormai conclusa - precisa Cricelli -. Il numero delle persone sottoposte a vaccinazione anti influenzale è, infatti, nettamente aumentato con tassi che raggiungono in alcune zone anche il 30%. Il vaccino si è dimostrato efficace ed i ceppi virali in esso contenuti sono esattamente quelli che stanno circolando in questo momento. Riteniamo che questo debba essere considerato un ennesimo straordinario successo della medicina generale e dell`organizzazione sanitaria che ha fornito tempestivamente, pur con minimi problemi di approvvigionamento, il vaccino contro l`influenza alla popolazione a rischio".

"I medici di famiglia - aggiunge Cricelli - hanno esaurito le scorte così come dovevano e anche nelle farmacie le dosi di vaccino dovrebbero essere state tutte utilizzate. Se ce n'è rimasta qualcuna e qualcuno intende farsi ancora il vaccino, si sbrighi perché ormai è tardi". "Il virus di quest'anno - conclude il presidente SIMG -, non è particolarmente aggressivo ed è esattamente quello atteso, contro il quale è stato predisposto il vaccino".

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