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Sabato, 20 Aprile 2024
Salute

Lo stress da lavoro (o da disoccupazione) entra nell’elenco delle malattie riconosciute dall’Oms

L’agenzia Onu ha riconosciuto il cosiddetto “burnout” come condizione medica: tre i criteri per diagnosticarlo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto ufficialmente come condizione medica il cosiddetto “burnout”, ossia l’esaurimento fisico e/o psicologico causato dal lavoro o dalla disoccupazione.

L’agenzia dell’Onu ha inserito il “burnout” nell’International Classification of Diseases (ICD), l’indice che classifica con un linguaggio comune tutte le malattie riconosciute come tali dall’Oms, fornendo ai medici i parametri per diagnosticarlo.

Oms, cos'è il "burnout" e come si diagnostica

Si può essere affetti da "burnout" di fronte a mancanza di energia o spossatezza, isolamento dal lavoro o sensazioni di negatività, diminuzione dell'efficacia professionale. Per l’Oms il “burnout” è “una sindrome concettualizzata come conseguenza di stress cronico sul posto di lavoro non gestito con successo”, individuabile attraverso tre caratteristiche: “senso di esaurimento o debolezza energetica; aumento dell'isolamento dal proprio lavoro con sentimenti di negativismo o cinismo e ridotta efficacia professionale”. Il burnout si riferisce - secondo la classificazione - specificamente ai fenomeni nel contesto occupazionale e non dovrebbe essere applicato per descrivere esperienze in altri ambiti della vita.

Tra gli altri disturbi inseriti quest’anno dall’Oms all’interno del nuovo elenco – denominato Icd11, che entrerà in vigore da gennaio 2022 – c’è anche la dipendenza da videogiochi.

  

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