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Giovedì, 18 Aprile 2024
Salute

Allarme smartphone, per l'Oms niente schermi fino a 2 anni ma in Italia iniziano a 6 mesi

L'Organizzazione mondiale della sanità ha diffuso le nuove linee guida per il corretto sviluppo dei bambini under 5

Anni fa per accontentare un bambino bastava dargli il suo giocattolo preferito, oggi a sostituire i "balocchi" sono sempre più spesso smartphone e tablet. Grave errore, soprattutto prima dei 2 anni di vita. L'Organizzazione mondiale della sanità ha diffuso le nuove linee guida per il corretto sviluppo dei bambini under 5, tra queste: più attività fisica, fin da neonati, meno tempo trascorso sdraiati in carrozzina o seduti, nanna sana e soprattutto niente schermi. 

Il pediatra Italo Farnetani ha analizzato per Adnkronos Salute le abitudini dei bambini italiani, evidenziando come nel nostro Paese i bimbi iniziano ad usare il cellulare già a 6 mesi di vita. 

Smartphone e intelligenza

"Il 60% dei bambini fra 6 e 24 mesi - spiega Farnetani, ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta - è capace di far scorrere da solo sul video immagini o foto. Il 50% sa anche modificare anche la schermata, il 45% è in grado di far partire un cartone animato o un programma e il 30% riesce ad accendere o spegnere un telefonino. Percentuali che, dopo i 2 anni di vita, arrivano quasi al 100. Se è vero che "lo schermo non deve assolutamente mai essere una babysitter" alla quale 'scaricare' per un po' il piccolo di casa, il medico tiene a precisare "quello che risulta dalla ricerca scientifica: è stato dimostrato che, se l'uso complessivo degli schermi si limita a un massimo di un'ora e mezza al giorno, l'intelligenza del bimbo beneficia anche di questo tipo di stimolazione. Da un'ora e mezza a 2 l'effetto resta stabile, mentre se si superano le 2 ore l'impatto sull'intelligenza diventa negativo".

Insomma, "come ogni cosa anche tv, computer, tablet e smartphone vanno 'somministrati' alla giusta dose" e "sempre accompagnati da altri stimoli come la musica, ma soprattutto le parole", ammonisce Farnetani. Il pediatra insiste su un concetto: "La cosa più importante affinché un bambino cresca bene e il suo sviluppo intellettivo sia corretto è favorire le stimolazioni, intese specialmente come relazioni interpersonali. La cosa che i piccoli preferiscono in assoluto, ancor più nei primi 4 anni di vita, è stare con i genitori, giocare con mamma e papà, meglio ancora se fuori casa".

Troppi bimbi grandi ancora 'a 4 ruote'

L'Oms invita poi contrastare la sedentarietà fin dai primi giorni di vita, anche prima che il neonato impari a camminare, trascorrendo almeno 30 minuti al giorno in posizione prona (tummy time). Su questo punto l'esperto suggerisce invece a prestare massima attenzione, perché "come noto questa posizione espone a un maggior rischio di morte improvvisa. Eventuali rigurgiti possono passare dall'esofago alla trachea, con il pericolo di inalazione e soffocamento".

Per i piccoli under 5, l'Agenzia delle Nazioni Unite per la Sanità consiglia inoltre di non limitare il movimento del bambino tenendolo in carrozzine, passeggini o marsupi più di un'ora alla volta, e nella fascia 1-4 anni di assicurare al bimbo almeno 180 minuti al giorno di attività fisica di vario tipo e intensità. "Giustissimo muoversi, anche se uno sport vero e proprio può essere iniziato dopo i 4 anni", commenta Farnetani che torna piuttosto a bacchettare la cattiva abitudine di tenere i bambini sulle '4 ruote' anche dopo i 4 anni: "Il passeggino - avverte il medico - è utile fino ai 3 anni d'età, fascia in cui nella Penisola stimiamo ne circolino 1,5 milioni; è da ritenersi facoltativo fra 3 e 4 anni (200 mila passeggini), ma andrebbe vietato dopo i 4. Invece, tra 4 e 6 anni lo usano ancora in 100 mila".

E' sbagliato, osserva lo specialista: "Fino ai 3 anni - argomenta - un bambino non ha ancora capacità motorie completamente sviluppate, anche se già dopo l'anno e mezzo inizia a salire e a scendere spontaneamente dal passeggino. Dopo i 2 anni cammina piano, è ancora basso e si stanca in fretta", ma a 3 anni scatta il 'giro di boa' e dopo i 4 il passeggino andrebbe parcheggiato definitivamente.

Nanna e sonnellini

Infine il sonno: "In Italia il 95% dei piccoli dorme in modo giusto - dice il pediatra - I cattivi dormitori fra gli under 4 sono il 5%, ma la maggioranza delle famiglie su questo fronte va promossa". Tra sonno e sonnellini, l'Oms 'prescrive' 14-17 ore da 0 a 3 mesi di vita, 12-16 ore fra 4 e 11 mesi, 11-14 ore da 1 a 2 anni, 10-13 da 3 a 4.

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