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Giovedì, 25 Aprile 2024
SALUTE

Che cos'è la sugar tax e perché potrebbe arrivare anche in Italia

Il M5s sta studiando una serie di misure per combattere l'obesità infantile e le cattive abitudini alimentari. Tra le proposte c'è quella di introdurre un'accisa sulle bevande ad alto contenuto di zuccheri

Ieri il M5s ha presentato in Commissione Affari Sociali della Camera una risoluzione per "impegnare il governo a combattere l’obesità infantile con delle misure che affrontano il problema sotto tutti i punti di vista".

Nel testo i 5 Stelle spiegano che "secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) l'obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute nel mondo" e "nonostante l'alto grado di malnutrizione tuttora esistente sul pianeta, si è di fronte a una vera e propria epidemia globale, che si sta diffondendo in molti Paesi e che può causare, in assenza di azioni immediate, problemi sanitari molto gravi". 

Un problema che riguarda anche l’Italia dove comunque, secondo uno studio promosso dal ministero della Salute, i bambini obesi e in sovrappeso sono diminuiti del 13 per cento in meno di dieci anni. Un dato che però – obiettano i 5 Stelle – "non fa avanzare l'Italia nella classifica dei peggiori Paesi europei per obesità infantile".

E dunque? Il M5s ha messo nero su bianco una serie di misure che potrebbero essere adottate per combattere la cattiva alimentazione e l’abuso di zuccheri, ma allo studio – riferiscono all’AdnKronos i componenti della Commissione del M5s – ci sarebbe anche la possibile introduzione di una sugar tax, la tassa sulle bevande zuccherate, già presente in alcuni paesi.

Che cos'è la sugar Tax

Di cosa si tratta? Uno dei tanti Paesi che per combattere la piaga dell’obesità ha deciso di tassare le bevande zuccherate è la Francia, che nel 2012 ha introdotto un balzello per i drink che contengono zucchero e dolcificante. Altrettanto ha fatto solo pochi mesi fa il Regno Unito, dove sulle bibite contenenti più di 5 grammi di zucchero per ogni 100 millilitri viene applicata un’accisa da 18 pence,  che sale a 24 pence al litro per le bibite con più di 8 grammi di zucchero per ogni 100 millilitri.

La tassa sullo zucchero nel Regno Unito

Come racconta Il Fatto Alimentare, la ratio della legge britannica è per diversa da quelle di altri Paesi. L’obiettivo non è tanto quello di “far diminuire il consumo di bevande zuccherate ma di spingere i produttori, attraverso la leva fiscale, a ridurne il contenuto di zucchero”. Ad ogni modo la legge funziona e molte aziende produttrici, per evitare di pagare, hanno diminuito preventivamente il contenuto di zuccheri.

Il M5s e la lotta all'abuso di zuccheri

La sugar tax potrebbe arrivare anche in Italia? E’ ancora presto per dirlo. Per ora i componenti della Commissione Affari Sociali non si sbilanciano: la proposta è in fase di studio e dovrà essere oggetto di valutazione. Ad ogni modo non compare nel testo finale della Risoluzione. Dove però ci sono altre misure per provare ad arginare l’abuso di zuccheri: Il M5S propone ad esempio di intervenire affinché i luoghi dove i bambini si riuniscono (asili, scuole etc), siano liberi da ogni forma diretta ed indiretta di commercializzazione e di pubblicizzazione di alimenti con grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi;

Tra le proposte anche l'ipotesi di riportare nelle confezioni dei prodotti destinati ai più giovani e nelle bevande zuccherate, etichette o scritte che indichino il rischio di obesità associato al consumo squilibrato. Tra le altre idee c’è quella di vietare l'utilizzo dei personaggi dei cartoon e delle trasmissioni televisive per promuovere il cibo ad alto contenuto di grassi, zuccheri e sale, o "intraprendere iniziative di carattere informativo, oltre che normative, volte a disincentivare presso i produttori l'utilizzo dell'olio di palma o palmisto come ingrediente nelle preparazioni alimentari".

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